Centri storici, a Udine calano le insegne commerciali

Centri storici, a Udine calano le insegne commerciali

Secondo i dati della Confcommercio territoriale, dal 2012 al 2021 i negozi al dettaglio della città sono diminuiti del 13%. Crescono invece alberghi, bar e ristoranti (+3%).

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9 marzo 2022

Tra il 2012 e il 2021 il commercio nei centri storici è diminuito in tutta Italia, dove si sono persi circa 85mila negozi (-15,3%), di cui più di 4mila nel periodo della pandemia (per leggere la ricerca completa visita la pagina dedicata). Anche a Udine i dati non sono positivi: il calo è del 13% nel commercio del centro storico e del 12% nell’area non centrale (da 403 a 354). Crescono invece alberghi, bar e ristoranti: nel complesso si passa da 358 a 369 (+3%) nel centro storico e da 235 a 255 (+9%) nella parte fuori.

Per quanto riguarda invece il periodo del coronavirus, tra il 2019 e il 2021, le imprese del terziario hanno sostanzialmente tenuto, ma continua l’andamento in discesa. “La situazione rimane di sofferenza – ha commentato il presidente di Confcommercio Udine, Giuseppe Pavan a una stagnazione dei consumi di tipo strutturale si aggiunge ora l’effetto Covid. Negli ultimi giorni c’è pure il problema della guerra in Ucraina, che ha senz’altro un impatto negativo, economico e psicologico. In generale, si deve insistere nella ricerca di una nuova capacità di pianificazione, meno burocratica, per rispondere alle esigenze contingenti e arginare la perdita di funzioni della città”.

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