Confcommercio Umbria esprime malcontento in Regione

Confcommercio Umbria esprime malcontento in Regione

Incontro con la presidente Donatella Tesei sulla situazione di estrema difficoltà in cui si trovano le imprese del commercio. Ristori e chiusue al centro del confronto.

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25 febbraio 2021

Una delegazione di Confcommercio Umbria, guidata dal vicepresidente vicario Andrea Tattini, ha incontrato la presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, "per rappresentare nuovamente il crescente malcontento e la condizione di estrema difficoltà in cui si trovano le imprese del commercio umbro, specialmente quelle che in queste settimane hanno subito ulteriori pesanti restrizioni e che temono di non poter sopravvivere all'emergenza economica".

Della delegazione facevano parte il presidente della Fipe Umbria Romano Cardinali, il presidente di Federmoda Carlo Petrini, la presidente di Federpreziosi Erika Bellini e Luca Benedetti, consigliere della Fiva. Due i temi centrali dell'incontro: la prolungata e ulteriore chiusura di esercizi in grado di assicurare elevati standard di sicurezza, avvertita come una "ingiustificabile ingiustizia", e la necessità di ulteriori ristori che siano realmente adeguati alle necessità delle imprese che non si vogliono arrendere.

"Come già fatto in altre occasioni - ha commentato Tattini al termine dell'incontro - abbiamo espresso alla presidente il sentimento di grave frustrazione che si fa strada tra gli imprenditori, che si sentono vittime di una inconcepibile disparità di trattamento, in una situazione già gravissima per tutti". Tesei ha condiviso lo stato di avanzamento dei lavori della Conferenza Stato Regioni, dove ha portato la richiesta di estendere alle imprese costrette alla chiusura da provvedimenti restrittivi regionali i ristori previsti per le zone rosse definite dal governo, con l'impegno di fare il possibile per ottenere l'introduzione di questa misura nel prossimo Dpcm e con carattere retroattivo, in modo che le imprese della provincia di Perugia, in questo momento chiuse, possano fruirne da subito. Altra proposta sostenuta dall'Umbria, è  quella di estendere anche ai ristoranti della zona arancione la possibilità dell’apertura almeno per il pranzo.

 "Sul fronte dolente dei ristori - ha aggiunto il vicepresidente di Confcommercio Umbria - abbiamo chiesto alla presidente Tesei di farsi portavoce delle nostre richieste di rapidità e di congruità presso il governo nazionale e, sul fronte locale, abbiamo proposto, ad esempio, di creare facilitazioni di 'filiera corta' a favore dei ristoranti che utilizzano i prodotti agricoli del nostro territorio". "Chiederemo alle autorità preposte ai controlli - ha concluso Tattini - una attività più incisiva, per far emergere quei comportamenti difformi rispetto alle norme che in questo momento sono avvertiti come concorrenza sleale veramente intollerabile".

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