Confcommercio Valle d'Aosta: "misure della politica poco incisive"

Confcommercio Valle d'Aosta: "misure della politica poco incisive"

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23 aprile 2020

"La crisi causata dal coronavirus è affrontata dalla politica con scarsa incisività, senza contezza dei tanti drammi umani e del disastro economico che giorno dopo giorno colpisce uomini, donne attività economiche e aziende". E' quanto sostiene la Giunta di Confcommercio Valle d'Aosta, esprimendo "anche il rammarico per la poca attenzione per tutto il comparto del commercio e terziario in genere". "Si attendeva un sostegno maggiore alle aziende. La legge sulle nuove misure regionali per famiglie, lavoratori e imprese da 25 milioni di euro è assolutamente insufficiente in questo momento, è un piccolo passo, ma si aspettava ben altro e si confida che il successivo provvedimento regionale da oltre 120 milioni vada in tutt'altra direzione, che non deve essere quella delle "proposte" di indebitamento delle imprese, ma che contenga forme di indennizzo per tutte quelle imprese che sono state costrette a chiudere a seguito di un provvedimento di legge nazionale"., continua l'Associazione.

Ad oggi, nonostante gli annunci degli istituti tanti, troppi nostri associati - prosegue Confcommercio - si sono visti respingere dalle banche la domanda di prestito. La Valle d'Aosta non è più l'isola felice anche perché è da almeno sei anni che le aziende del comparto vedono il loro bilancio erosi da tasse, imposte e riduzione dei consumi e di tutto questo la politica pare non tenerne conto a sufficienza". Infine "la Giunta si è detta preoccupata per la confusione e la fumosità delle norme, spesso in contraddizione tra loro, e auspica che presto sia fatta chiarezza, ribadendo la necessità della costituzione del tavolo tecnico prima del decreto di riapertura delle attività".

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