Confcommercio Valle d'Aosta: "molte aziende a rischio riapertura"

Confcommercio Valle d'Aosta: "molte aziende a rischio riapertura"

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6 aprile 2020

 Oltre mille pubblici esercizi chiusi in Valle d'Aosta, di cui il 30% è a rischio riapertura alla fine della pandemia. Per il 96% degli imprenditori le prime misure del Governo sono ancora insufficienti: serve liquidità immediata per coprire i mancati incassi, l'annullamento dei tributi e prestiti a lungo termine, a tasso zero. Quattro locali su cinque di quelli in affitto non riescono a pagare regolarmente il canone di locazione, il 23,1% ha chiesto una sospensione o cerca di rinegoziarlo. E' il 'grido di allarme' diffuso da Confcommercio Valle d'Aosta: "comprendiamo pienamente la situazione - spiega il presidente, Graziano Dominidiato - ma non possiamo restare chiusi ad oltranza o moriremo tutti per crisi economica. Così come accade per tutti gli altri attori della filiera agroalimentare, deve essere garantita almeno la possibilità di vendita con modalità di asporto". Siamo di fronte a "danni incalcolabili per il settore che rappresentiamo - prosegue - e abbiamo l'impressione che la politica non si renda conto che la principale preoccupazione degli imprenditori in questa fase è avere risorse per il pagamento degli stipendi, dei fornitori, degli affitti e delle imposte, mentre si aggrava rapidamente la situazione finanziaria e, dunque, la sfiducia per il futuro. Urgono misure immediate per sostenere economicamente le aziende l'occupazione, con incentivi mirati e sgravi a quelle imprese che garantiranno il mantenimento della forza lavoro al momento della riapertura".

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