Confcommercio Veneto e Padova: chiesto incontro in Regione su espansione GDO

Confcommercio Veneto e Padova: chiesto incontro in Regione su espansione GDO

Nuove grandi strutture di vendita: anche il presidente regionale di Confcommercio, Massimo Zanon, chiede di potersi confrontare con la regione. "Non c'e' solo il rischio padova, ma anche nuove ipotesi di cubature sul territorio veneziano e spinte di questo genere in tutte le province".

DateFormat

5 gennaio 2017

Resta caldissimo il tema della possibile apertura di nuove grandi strutture di vendita, anche perché, dopo la sentenza del Tar che ha evidenziato l'errore dell'ex amministrazione Bitonci, dopo l'ipotesi di realizzazione di un nuovo iper a Pontevigodarzere, periferia nord di Padova e l'auspicio del presidente dell'Ascom padovana perché, in tempi brevi, un incontro con l'assessore Roberto Marcato possa chiarire come si siano svolti esattamente gli scambi di informazioni tra Comune di Padova e Regione, arriva ora la richiesta di incontro anche da parte del presidente regionale di Confcommercio, Massimo Zanon. "Ovviamente – spiega il presidente Zanon – siamo molto preoccupati per Padova, ma al tempo stesso lo siamo per l'area veneziana dove si prospettano nuove cubature nel sito occupato dalla "Nave de vero". Un'ipotesi di intervento che denuncia l'assoluta mancanza di logica, che non tiene in nessun conto domanda e offerta e per il quale qualcuno dovrà pur dire, ad un certo punto, dei "no" belli e buoni. E questo alla luce del fatto che in tutte le province ci sono spinte per riprendere, senza logica alcuna, la scriteriata realizzazione di attività ricettive e commerciali. Ed è dunque per Padova, per Venezia, per tutte le altre province e anche per il giudizio complessivo di merito che esce dalla sentenza del Tar che ha "impallinato" le decisioni dell'ex amministrazione padovana, che vorremmo poterne discutere con la Regione con la quale abbiamo avuto, in questi anni, un ottimo rapporto sfociato in una legge sul commercio equilibrata e rispondente alla richiesta di un governo del territorio che viene dalla società veneta".Passa dunque a Palazzo Balbi la palla di una questione, quella della proliferazione degli ipermercati, che oggi, comunque, segna un punto a favore dell'azione dell'Ascom e di Confcommercio. "La notizia che il commissario del Comune di Abano Terme – interviene il presidente dell'Ascom padovana, Patrizio Bertin – non intende apporre la propria firma al via libera alla costruzione della grande struttura individuata di fronte a Villa Mainardi Savioli, se da un lato ci solleva perché significa che dovrà essere la nuova amministrazione a compire le scelte che noi abbiamo sempre sostenuto essere solo "politiche" e non "tecniche" come invece sosteneva la precedente amministrazione aponense, dall'altro ci conferma nella bontà della nostra azione volta sempre e comunque a difendere il commercio di vicinato". "Se il commissario Aversa, che ringrazio per l'attenzione con cui sta seguendo l'iter della costruzione del nuovo centro commerciale – aggiunge il presidente dell'Ascom di Abano Terme, Michele Ghiraldo – non intende firmare, significa che gli atti non erano "dovuti" come aveva sempre sostenuto l'ex sindaco, ma erano il frutto di scelte che i commercianti hanno sempre avversato convinti di battersi non solo per il proprio lavoro e le proprie famiglie, ma anche per un commercio rispettoso della storia, della cultura e della tradizione dell'area termale".

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca