Confcommercio Veneto: "Sanzioni pesanti per chi anticipa i saldi"

Confcommercio Veneto: "Sanzioni pesanti per chi anticipa i saldi"

Appello del presidente Massimo Zanon che, insieme al presidente regionale della Federazione Moda Italia Giannino Gabriel, stigmatizza "il comportamento di alcuni operatori e catene di negozi di abbigliamento che, con il pretesto del rinnovo dei locali o con altre motivazioni, hanno di fatto già aperto la stagione dei saldi".

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17 giugno 2015

 

Mancano due settimane all'inizio dei  saldi estivi, che in Veneto partiranno il 4 luglio per concludersi il  31 agosto. Ma qualcuno sta giocando d'anticipo rischiando pesanti 
sanzioni. Di qui l'appello del presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon  che, insieme al presidente regionale della Federazione Moda Italia  Giannino Gabriel, stigmatizza "il comportamento di alcuni operatori e catene di negozi di abbigliamento che, con il pretesto del rinnovo dei locali o con altre motivazioni, hanno di fatto già aperto la stagione dei saldi". 'Tutti vogliamo offrire ai clienti i prodotti migliori a prezzi  competitivi: perciò confidiamo nei saldi - dice Massimo Zanon - Ma  fino alla data d'inizio ufficiale, per evitare di incorrere in sanzioni è bene che tutti rispettino le regole. Siamo tutti alle prese con la crisi e con consumi fermi al palo. Una timida ripresa c'è, ma le
famiglie e le imprese ancora non la sentono. Evitiamo di farci del  male tra noi con fughe in avanti che alla fine danneggiano tutti''.  ''Magari uno sconto alla cassa è 
tollerabile - aggiunge Giannino Gabriel - Ma i 'furbetti' che pubblicizzano sconti o addirittura effettuano vendite promozionali (anche via internet), che sono illegali nei 30 giorni che precedono i saldi, non si comportano certo correttamente verso i colleghi. Tutti soffriamo la crisi, ma dobbiamo condurre questa dura battaglia con le stesse armi, nel rispetto delle leggi''. Se i dati dell'export sono positivi, infatti, il commercio interno al dettaglio continua a soffrire, con un preoccupante calo degli ordinativi verso l'industria. Tant'è che a metà giugno i negozi hanno venduto molto poco, causa la crisi e temperature un po' basse. ''C'è ancora molta merce nei negozi nei negozi - spiega Gabriel - Le 
famiglie aspettano l'inizio dei saldi, che ormai è più vicino all'inizio della stagione che alla fine. A questo punto, non potendo fare altrimenti, ci speriamo anche noi''. L'anno scorso in tutte le province del Veneto il primo weekend di saldi aveva segnato un maggiore fermento rispetto allo stesso periodo del 2013, registrando però fatturati in calo di circa il 20%. Ma nelle settimane successive, anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta l'estate, anche il fermento iniziale è venuto meno. Come prevedibile, hanno fatto eccezione le città d'arte, con performance nettamente migliori rispetto alle altre località, 'spinte' dalle maggiori possibilità di spesa dei turisti stranieri.
 
 
 
     
 
 
     
 

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