Confcommercio Veneto: "Speriamo sia una boccata d'ossigeno"

Confcommercio Veneto: "Speriamo sia una boccata d'ossigeno"

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3 luglio 2012

"Noi abbiamo una canna di bambù e la tiriamo fuori dalla palude per respirare". L'immagine è forte, ma rende l'idea: è di Graziella Tabacchi Basevi, presidente regionale della Federazione Moda Italia, Confcommercio Veneto, e titolare di un negozio di abbigliamento a Verona. La canna di bambù sono i saldi estivi, ormai alle porte. In Veneto le vendite di fine stagione partiranno sabato 7 luglio e si concluderanno il 31 agosto. Le aspettano i consumatori, ci contano i negozianti. Come dichiara il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, "La speranza è che i saldi siano un'occasione per dare una boccata d'ossigeno a uno dei settori, quello dell'abbigliamento, che, a causa della crisi, sta soffrendo più di altri", spiega Zanon. "Tutte le regioni d'Italia, o quasi, partiranno all'unisono, e questo è un bene - aggiunge Graziella Tabacchi Basevi - Ma il fatto che la Lombardia (da quest'anno) e L'Emilia Romagna, il Trentino e il Friuli Venezia Giulia (già da tempo) abbiano cancellato il divieto di effettuare vendite promozionali 30 giorni prima dei saldi mette il Veneto in una posizione di svantaggio. Pensiamo al Lago di Garda, sponda veneta e sponda lombarda - spiega Tabacchi Basevi, che è veronese - da un lato il prezzo pieno, dall'altro le vendite promozionali, consentite grazie a un provvedimento della Regione di recentissima emanazione. Secondo logica, il turista sarà più propenso a fare shopping da questa o dall'altra sponda?" "Detto questo - prosegue Graziella Basevi - ciò che vedo è una disperata ricerca dello sconto per attrarre il cliente, un continuo gioco al ribasso che in alcuni casi spinge a vendere a prezzo di costo, svilendo così la politica aziendale che c'è dietro un'attività". E risulta sempre più difficile fare previsioni, quando già nel mese di giugno, secondo uno studio della Federazione Moda Italia-Confcommercio, si sono raggiunti livelli record di una crisi che non sembra voler concedere tregua. "A soffrire di più - dichiara Graziella Tabacchi Basevi - sono i negozi plurimarca di qualità che operano sul mercato interno, con una caduta dell'8,6% delle vendite solo nel 2011, un dato che è ulteriormente peggiorato nei primi 6 mesi del 2012 toccando il -10%". In relazione alle previsioni d'acquisto di capi d'abbigliamento prima dei saldi di luglio o dopo il loro avvio, il dato veneto è in linea con quello nazionale: il 61% degli intervistati dichiara che aspetterà i saldi.

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