Confcommercio Vicenza: incontro con Questore e Prefetto su regolamentazione cortei

Confcommercio Vicenza: incontro con Questore e Prefetto su regolamentazione cortei

Faccia a faccia dopo i disagi causati dalle manifestazioni di sabato scorso. Verrà istituito un tavolo di lavoro per studiare soluzioni che tutelino maggiormente le attività situate nelle zone interessate dai cortei.

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6 dicembre 2013

 

Il presidente della Confcommercio di Vicenza Sergio Rebecca e il direttore Ernesto Boschiero hanno incontrato il Questore Angelo Sanna e il Vice Prefetto Vicario Vincenzo Foglia. All'ordine del giorno c'erano gli avvenimenti di sabato scorso, quando due cortei contrapposti hanno sfilato per le vie della città: un deterrente per tanti vicentini che hanno preferito cambiare meta per il classico shopping del weekend, disertando il centro storico. "Abbiamo ribadito al Questore e al Vice Prefetto – afferma Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio provinciale - il senso di rabbia e frustrazione di tanti imprenditori, che in un periodo cruciale per le vendite, con l'approssimarsi del Natale, hanno visto i loro negozi vuoti a causa di queste manifestazioni, subendo una drastica riduzione degli incassi. Diamo atto alle Forze dell'Ordine del loro massimo impegno per garantire la sicurezza alle attività del centro storico e ai cittadini in queste circostanze, ma abbiamo anche portato le nostre proposte per risolvere alcune criticità". Durante l'incontro, infatti, sia il Questore Sanna che il Vice Prefetto Foglia hanno illustrato le procedure che vengono seguite dalle Autorità, fin dal momento in cui arriva agli organi preposti la comunicazione dello svolgimento di una manifestazione di protesta. Un lavoro minuzioso, che tiene conto non solo di tutte gli aspetti legati alla sicurezza e all'ordine pubblico, ma che punta anche a ridurre al massimo i disagi per cittadini e attività commerciali attraverso un'attenta verifica delle vie interessate e degli orari di svolgimento. Il tema, infatti, è particolarmente delicato in quanto si deve conciliare il diritto di espressione dei manifestanti con il diritto al lavoro di chi ha un'attività del commercio, del turismo o dei servizi nelle zone interessate dai cortei e, non ultimo, il diritto alla libera circolazione dei cittadini. "Abbiamo convenuto sulla necessità di istituire un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti istituzionali interessati, per giungere ad un regolamento condiviso sulle manifestazioni – spiega il presidente Rebecca -. Ci sono, in tal senso, alcuni l tutto nel rispetto di una normativa che lascia spazi di manovra limitati, dal punto di vista di eventuali limitazioni. lle Autenendo "margini di manovra" lasciati da una Direttiva del Ministro dell'Interno del 2009". Si tratta della così detta "Direttiva Maroni", che consente una regolamentazione dei percorsi per giungere ad un "equilibrato punto di approdo nel contemperamento dei diversi diritti da tutelare". Confcommercio Vicenza ha già formulato, nel corso dell'incontro, alcune proposte che saranno formalizzate in una lettera inviata nei prossimi giorni alla Prefettura. L'Associazione chiede, ad esempio, di escludere dal percorso delle manifestazioni i luoghi d'arte (Vicenza conta 23 siti riconosciuti dall'UNESCO patrimonio dell'umanità tra cui la Basilica Palladiana) e conseguentemente l'intero centro storico di Vicenza. Confcommercio  propone, inoltre, di escludere sia le aree nevralgiche per la mobilità territoriale (a tutela del diritto alla mobilità), sia le aree commerciali con rilevante flusso di persone e turisti (a tutela del diritto al lavoro). Chiede infine che vengano indicati specifici siti e le relative vie che, a rotazione, possano accogliere i cortei, individuando gli orari più compatibili con attività, viabilità, scuole, ecc. "Questore e Vice Prefetto ci hanno espresso la massima disponibilità a discutere, coinvolgendo anche le altre parti sociali interessate all'argomento, come indicato dalla citata "Direttiva", per arrivare ad una soluzione del problema – conclude il presidente della Confcommercio di Vicenza –. Il diritto a manifestare è sacrosanto, ma credo si possa arrivare a ridurre ancor più, in futuro, i disagi di cittadini, lavoratori e imprenditori".

 

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