Confcommercio Vicenza protesta contro i cortei in centro

Confcommercio Vicenza protesta contro i cortei in centro

I cortei del 30 novembre scorso hanno rese deserte le strade dello shopping danneggiando le attività dei commercianti. Il presidente Rebecca ha chiesto un incontro alle autorità locali.

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2 dicembre 2013

 

Non sono mancate le proteste dei commercianti del centro storico ai telefoni della Confcommercio in merito ai cortei di sabato 30, che hanno praticamente rese deserte le vie del cuore di Vicenza, con conseguenze pesanti sugli incassi per i negozianti, proprio nel primo sabato di shopping natalizio. All'Associazione di via Faccio la richiesta più urgente è stata quella di farsi portavoce di tale disappunto presso chi di dovere, e prevenire  future situazioni analoghe. Il presidente Sergio Rebecca e il direttore della Confcommercio di Vicenza Ernesto Boschiero hanno pertanto inviato al viceprefetto Foglia, al Questore Sanna e al Sindaco Variati una lettera ufficiale, con la quale chiedono un incontro urgente per esporre le problematiche segnalate e per quantificare il danno subito dai negozianti, al fine di ricercare soluzioni ai disagi lamentati e valide alternative per eventuali future manifestazioni. "Dispiace rilevare, ancora una volta -  si legge nella missiva indirizzata alle Autorità locali - come le concessioni della possibilità di manifestare il proprio libero pensiero nelle forme e nelle modalità proprie del vivere civile, abbia comportato la concreta limitazione delle legittime aspettative degli operatori del commercio, del turismo e dei servizi, che si vedono di fatto ingiustamente penalizzati". "Di fatto – conferma il presidente Rebecca - la cittadinanza non interessata ai due cortei ha disertato il centro storico per timore di essere malauguratamente coinvolta in tafferugli ed in episodi violenti. Un'ipotesi fra l'altro, purtroppo verificatasi, nonostante l'encomiabile impegno e la determinazione delle Forze dell'Ordine, poiché spesso per alcuni facinorosi manifestare è solo un modo per trovare l'appiglio di creare disordini e lo scontro fisico. Ma la città non può essere sottratta ai vicentini solo per il volere di pochi e nemmeno può essere ignorato il diritto dei commercianti di svolgere regolarmente il loro lavoro senza veder vanificate le loro aspettative. Lo   "shopping" di fine settimana rimane la fonte più importante di introiti per un negozio, e stavolta coincideva con il primo weekend delle festività natalizie". "In un periodo in cui gli affari sono comunque ridotti per effetto della crisi – conclude Rebecca – i nostri operatori ci chiedono di non sottovalutare alcuna circostanza, ma soprattutto di fare tutto il possibile affinché  situazioni come quella di sabato non si ripetano. Per questo abbiamo chiesto al vice prefetto, al questore e al sindaco di affrontare questi  temi assieme, per trovare alternative valide che non penalizzino ulteriormente, non solo le aziende, ma tutti i cittadini che vogliono vivere e frequentare serenamente il centro storico". Intanto Confcommercio Vicenza si è attivata anche con la Confederazione nazionale per provvedere a modificare la normativa sulle manifestazioni affinché non sia più sufficiente una semplice comunicazione dei dimostranti per dar vita ad un corteo, ma siano tenute in debita considerazione anche le situazioni contingenti e il diritto del resto della cittadinanza di poter liberamente usufruire della città e di non subire disagi. 

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