Confcommercio Vicenza: “Tanti timori per l’autunno”

Confcommercio Vicenza: “Tanti timori per l’autunno”

L'Associazione ha proposto un questionario ai titolari delle imprese del settore associate per capire l’andamento della clientela nel settore dei pubblici esercizi e dell’accoglienza turistica.

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10 settembre 2021

Dopo la difficile estate del 2020, per via della crisi sanitaria ed economica, le imprese della filiera turistica del vicentino hanno deciso di investire sul digitale per cercare di recuperare le perdite durante questa stagione estiva che si avvia verso la conclusione. Rispetto all’anno scorso c’è stata una lieve ripresa, ma le preoccupazioni per il futuro non mancano e contribuiscono a raffreddare ogni possibile entusiasmo. Confcommercio Vicenza ha proposto un questionario ai titolari delle imprese del settore associate per capire l’andamento della clientela nel settore dei pubblici esercizi e dell’accoglienza turistica.

Nel periodo tra giugno e agosto 2021, rispetto all’anno precedente, i pubblici esercizi della provincia hanno rilevato un calo della clientela pari al 6%. Sono maggiori le perdite per i bar (-9%), meglio invece i ristoranti (-2%), ma sicuramente sono ancora più pesanti per i locali che non hanno avuto la possibilità di usufruire degli spazi esterni. Secondo i risultati del questionario per il 50% dei titolari hanno riscontrato una diminuzione dei clienti rispetto all’anno precedente, per il 39% invece un aumento e infine l’11% dice di aver mantenuto lo stesso afflusso. Alla richiesta di esprimere un giudizio sulla stagione di quest’anno solo il 3% la definisce ottima, il 26% buona, il 45% discreta e il 26% pessima.

Sono tante le preoccupazioni degli esercenti, come emerge anche dai commenti alla fine del questionario: “l’obbligo del green pass per le consumazioni all’interno di bar e ristoranti potrebbe creare una notevole diminuzione delle prenotazioni”, fa notare qualcuno tra le note. Il timore maggiore è che si verifichino nuove chiusure delle attività e questo sarebbe fatale per le imprese.

Per quanto riguarda il settore alberghiero per l’autunno si naviga a vista. Le prenotazioni vengono fatte dai clienti sempre all’ultimo momento ed è quindi difficile capire come sarà l’andamento per i mesi a venire. In questa situazione il 32% delle risposte vede prospettive pessime, il 35% discrete, il 33% buone o ottime.

Questa estate solo luglio e agosto sono stati mesi attivi, mentre maggio e giugno sono catalogati come “da dimenticare”. Nonostante tutto la stagione estiva del 2021 è risultata migliore dell’anno precedente: la clientela è infatti aumentata del 15%. 

“L’emergenza Covid – ha commentato il direttore di Confcommercio Vicenza, Ernesto Boschieroha cambiato molte cose, alberghi, ristoranti e bar sono rimasti fermi per mesi e gli effetti si fanno tuttora sentire e, nonostante le risposte che abbiamo ricevuto dagli operatori intervistati non siano del tutto incoraggianti, nel comparto si avverte una lieve sensazione di ripresa”.

Anche l’Associazione condivide i timori degli esercenti per il futuro: “è difficile prevedere cosa accadrà sul fronte pandemia con la riapertura delle scuole e dei trasporti locali a pieno regime, nonché gli effetti del green pass sulla frequentazione di bar e ristoranti al chiuso. In questa situazione è dura per i nostri operatori fare qualsiasi programmazione, ha concluso Boschiero.

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