Tari, da Confcommercio Vicenza appello ai sindaci

Tari, da Confcommercio Vicenza appello ai sindaci

L’Associazione invita i primi cittadini della provincia a utilizzare tutte le risorse stanziate dal Governo a favore dei Comuni che sostengono le attività del commercio e del turismo in difficoltà per il Covid.

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11 giugno 2021

“Qualsiasi aiuto utile ad attenuare l’impatto finanziario sulle attività economiche che hanno dovuto chiudere o subire le limitazioni imposte a seguito dell’emergenza epidemiologica, è quanto mai fondamentale in questo momento. È ben nota a tutte le Amministrazioni la difficile situazione in cui versano interi comparti: dal settore turistico ricettivo, a quello dei pubblici esercizi e non di meno gli operatori del commercio”. Così il presidente di Confcommercio Vicenza, evidenzia Sergio Rebecca, commenta la lettera-appello inviata dall’Associazione a tutti i Comuni della provincia con l’invito a mettere in campo ogni risorsa possibile per agevolare la ripartenza delle attività. Un messaggio, questo, recepito dallo stesso governo nazionale che, nell’articolo 6 del decreto Legge 73/2021, ha dato facoltà ai Comuni di ridurre della tassa sui rifiuti urbani in caso di chiusure di imprese o in base alle restrizioni subite nell’esercizio delle attività. Per questo è attivo un fondo da 600 milioni per il 2021. I Comuni potranno decidere l’ammontare dell’agevolazione sulla Tari (vedi la guida realizzata da Confcommercio sull'argomento), provvedendo anche con risorse proprie o con somme assegnate nel 2020 ma non ancora utilizzate.
“Quest’occasione non può essere persa – sottolinea da parte sua il direttore di Confcommercio Vicenza, Ernesto Boschiero - poiché molti ristoranti, alberghi bar e negozi in questo momento hanno necessità di evitare ulteriori esborsi finanziari, concentrando le risorse a disposizione soprattutto per investire nella ripartenza e per riconquistare la clientela. Il Comune di Vicenza ha immediatamente deliberato sull’utilizzo degli specifici fondi statali per ridurre la Tari alle utenze non domestiche. Confidiamo ora sulle altre amministrazioni comunali”.

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