Covid-19, Confguide: “alleanza tra turismo e cultura per uscire dalla crisi”

Covid-19, Confguide: “alleanza tra turismo e cultura per uscire dalla crisi”

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16 aprile 2020

A seguito delle restrizioni introdotte per l'emergenza covid-19, l'attività professionale di guide turistiche, accompagnatori turistici e guide ambientali ed escursionistiche è completamente ferma da fine febbraio e ad oggi non c'è nessuna previsione di un riavvio almeno parziale. Difficilmente questo potrà avvenire prima dell'autunno: ad oggi tutti i servizi di visita guidata sono stati annullati fino ai mesi di settembre-ottobre e probabilmente non arriveranno nuove richieste fino alla fine dell'anno, soprattutto da parte dei turisti stranieri.

In concreto, migliaia di guide turistiche, ambientali ed escursionistiche e accompagnatori turistici che esercitano in modo professionale la propria attività sono completamente senza reddito, cioè senza sostentamento, da quasi due mesi e continueranno a rimanere senza reddito anche per i prossimi mesi. La situazione di crisi è aggravata dal fatto che i mesi della primavera-estate-primo autunno sono quelli di lavoro più intenso, durante i quali le guide e gli accompagnatori realizzano la quasi totalità del loro reddito, che permette loro di mantenersi durante i mesi di minore richiesta di servizi (tardo autunno - inverno).

Ne consegue che le guide e gli accompagnatori sono stati travolti dalla crisi proprio alla fine della "bassa stagione", quando già erano in deficit di liquidità. E' pertanto indispensabile innalzare l’indennità di 600 euro prevista per il mese di marzo a 800 euro ed estenderla almeno fino all'autunno o per tutto il 2020, per prevenire il rischio di chiusura di migliaia di partite IVA e l'aumento di disoccupati. L'attività professionale della guida turistica, dell’accompagnatore turistico e della guida escursionistica, infatti, non può in nessun modo essere svolta da remoto, da casa.

Sarà necessario, inoltre, intervenire anche con la cancellazione (e non solo la sospensione) di tributi, contributi, tasse locali e spese utenze domestiche, almeno per quelle guide e accompagnatori turistici che vivono in una situazione monoreddito. Le guide e gli accompagnatori infatti svolgono tutta la parte di preparazione della loro attività professionale presso la propria abitazione.

Sarebbe utile anche che il Governo preveda e comunichi quanto prima le modalità secondo cui a partire da una certa data sarà nuovamente possibile effettuare visite guidate sia all'aperto sia in luoghi chiusi (chiese, palazzi, musei), in modo che guide, accompagnatori turistici e guide ambientali ed escursionistiche possano fin d'ora strutturare la loro offerta nel rispetto dei protocolli che saranno adottati. Anzi, riteniamo che guide e accompagnatori potranno giocare un ruolo molto importante nell'assicurare il rispetto dei protocolli durante la visita ai luoghi della cultura, a garanzia innanzitutto dei visitatori. Sarebbe perciò opportuno, alla riapertura dei luoghi della cultura, incentivare l'utilizzo dei servizi di visita guidata offerti dalle guide turistiche, che sole possono assicurare una fruizione ordinata e sicura.

Anche per questo, ci sembra opportuno avviare da subito un dialogo costruttivo tra turismo, cultura e i nostri professionisti, con l'obiettivo di ricostruire un turismo culturale e una fruizione turistica dei luoghi della cultura diversi da prima, possibilmente migliori e superare certe criticità pregresse e fenomeni dannosi, quali ad esempio il cd. overtourism.

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