Confida: dal primo aprile in vigore l'obbligo di comunicazione dei corrispettivi

Confida: dal primo aprile in vigore l'obbligo di comunicazione dei corrispettivi

Il presidente Lazzari: "Il confronto tecnico con l'Agenzia delle Entrate è stato costruttivo. Ma restano difficoltà malfunzionamenti del sistema informatico predisposto da SOGEI e la successione dei provvedimenti legislativi che ha creato incertezza nel settore".

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31 marzo 2017

Il priimo aprile entra in vigore l'obbligo della memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi introdotto con l'art. 2 comma 2 del Decreto Legislativo 127/2015 (e successive modifiche). L'obbligo di comunicazione a partire da domani riguarda tutti i distributori automatici dotati di una porta di comunicazione (come definiti dalla risoluzione 116/2016 dell'Agenzia delle Entrate). Sono esclusi solo i distributori totalmente meccanici e quelli che rilasciano un scontrino o ricevuta (ad esempio i parcheggi e i pedaggi autostradali). Mentre sono differiti al 1 gennaio 2018 (sulla base del provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 30 marzo 2017) i distributori automatici privi di "porte di comunicazione" ossia non capaci di trasferire digitalmente (neanche attraverso update, adattamenti e/o comandi software) i dati ad un dispositivo atto a memorizzare e trasmettere gli stessi al sistema dell'Agenzia delle Entrate. La categoria maggiormente interessata dalla riforma, per numero (oltre 800 mila in tutta Italia) e diffusione di distributori automatici, è il settore del vending (distribuzione automatica di alimenti e bevande) in cui operano circa 3.000 imprese in tutta Italia che danno lavoro a oltre 30mila persone. "Alla vigilia di questa scadenza di così rilevante portata per il nostro Settore – spiega Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA – accanto all'apprezzamento per il costruttivo confronto tecnico portato avanti con l'Agenzia delle Entrate, è da rimarcare la necessità che in fase di avviamento dei nuovi adempimenti trovi riscontro il criterio di flessibilità a fronte di situazioni di difficoltà dovute all'aspetto fortemente innovativo delle nuove disposizioni e nei ritardi dovuti al non adeguato funzionamento del sistema predisposto da SOGEI". Difficoltà tecniche ammesse anche dalla stessa Agenzia delle Entrate che ha dichiarato di avere "piena consapevolezza delle fisiologiche criticità tecniche per la fase di start up". "Inoltre la successione delle disposizioni di legge – continua Lazzari - con l'estensione dell'obbligo della comunicazione dei corrispettivi ad altri settori che si avvalgono delle tecnologie automatiche e i conseguenti provvedimenti tecnici dell'Amministrazione fiscale, hanno configurato un quadro di incertezze nel nostro Settore. Questa situazione penalizza alcune aziende tra le più strutturate e virtuose che per tempo, in mancanza di una data di previsione, hanno effettuato investimenti anche per l'adeguamento dei sistemi privi di porta di comunicazione. Infatti queste aziende vengono a trovarsi a competere con imprese che, ancora per altri 8 mesi, operano in una situazione non monitorata dall'amministrazione finanziaria". L'impatto della riforma, infine, ha comportato un impegno importante per le imprese del settore che hanno dovuto affrontare degli investimenti per adeguare la propria strumentazione (ad esempio: acquisto e aggiornamento di software, acquisto di palmari e smartphone) senza che sia stata prevista alcuna agevolazione fiscale che in genere viene accompagnata a una misura di tale portata come capitò negli anni Novanta con l'introduzione dei registratori di cassa.

 

 

 

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