Conftrasporto: "assurde le parole di Moretti sulle corporazioni"

Conftrasporto: "assurde le parole di Moretti sulle corporazioni"

Il presidente Paolo Uggè replica alle affermazioni dell'amministratore delegato di Fs: "che l'unico monopolista ancora presente in questo Paese accusi di corporativismo il settore del trasporto su gomma è veramente assurdo".

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25 novembre 2011

"Che l'unico monopolista ancora presente in questo Paese accusi di corporativismo il settore del trasporto su gomma è veramente assurdo. Tanto più se si considera che questo stesso monopolista è addirittura capace di far fallire aziende private attraverso una discutibile gestione dell'infrastruttura (Rfi) e del principale operatore ferroviario nazionale (Trenitalia). E ancor di più se si pensa che chi parla di sovvenzioni statali all'autotrasporto è la stessa persona che predica 'bulgari' contratti unici, bocciati dall'Antitrust, per tutte le aziende presenti nel Paese": questa la replica di Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, alle affermazioni dell'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, relative alle corporazioni dell'autotrasporto. "Moretti - prosegue Uggè - pensi piuttosto allo sfascio del trasporto regionale ferroviario, alla scomparsa di un vettore nazionale delle merci, ad un mercato dominato dall'incumbent nazionale. Ricordiamo, a proposito di corporazioni, che l'Italia è tra i 13 stati membri della Ue deferiti alla corte di giustizia per non avere proceduto alla corretta attuazione di varie parti della legislazione europea in materia di trasporto ferroviario. Pensiamo, allora, che un contributo positivo alla definizione di assetti più efficienti nel settore possa giungere dalla costituzione di una Autorità indipendente di regolazione per stimolare la concorrenza già presente nell'autotrasporto ma assai scarsa nel trasporto ferroviario e nel trasporto pubblico locale". "Per parte nostra - conclude il presidente di Fai-Conftrasporto - siamo anche disponibili ad aprire un confronto per ridiscutere parte dell'assegnazione delle risorse messe a disposizione dell'autotrasporto, ma a condizione che vi sia la garanzia da parte del governo del mantenimento dei costi della sicurezza e che Moretti rinunci ai soldi pubblici per far andare in pareggio i bilanci".

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