Conftrasporto: "Gli svizzeri hanno monetizzato la sicurezza"

Conftrasporto: "Gli svizzeri hanno monetizzato la sicurezza"

L'incidente del San Gottardo ha riaperto le polemiche sull'inadeguatezza delle infrastrutture stradali. Uggè: "dobbiamo rinegoziare le regole del trasporto europeo". Intanto è polemica sulla ripertura "dimezzata" del tunnel del Monte Bianco.

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29 ottobre 2001

Uggè: "Gli svizzeri hanno monetizzato la sicurezza" . Polemiche sulla riapertura "dimezzata" del tunnel del Monte Bianco.

 

"La Svizzera ha voluto monetizzare la sicurezza dei cittadini". Non usa mezzi termini il Segretario Generale di Conftrasporto Paolo Uggè, per commentare la tragedia avvenuta il 24 ottobre al traforo del San Gottardo. "Quando abbiamo chiesto agli svizzeri di far passare al San Gottardo anche il trasporto oltre le 28 tonnellate, ci hanno risposto negativamente affermando che le infrastrutture non erano adeguate. "Poi – sottolinea Uggè – hanno cambiato idea facendo pagare il transito ai mezzi fino a 40 tonnellate e il problema infrast rutture è passato in secondo piano".

Un problema quello delle infrastrutture inadeguate che, secondo Conftrasporto, deve essere risolto urgentemente. "Anche perché – sottolinea Uggè – il Libro bianco europeo sul trasporto dice che per raddoppiare le attuali linee ferroviarie serviranno almeno quindici anni".

La situazione già non rosea del trasporto italiano, rischia di diventare ancora più pesante visto che rimangono aperti solo due valichi importanti: il Frejus e il Brennero. Per Uggè è indispensabile porre all'attenzione dell'Europa il problema della mobilità. "Come Conftrasporto - dice il Segretario Generale – abbiamo chiesto di rinegoziare le condizioni attuali di trasporto perché in questa situazione a rimetterci è solo il nostro Paese. Noi siamo periferici rispetto al resto d'Europa e, a differenza degli altri, dobbiamo attraversare le Alpi per portare le merci. Per fare questo però dobbiamo sempre pagare il transito. Senza contare – aggiunge Uggè – che per trasportare merci da certe zone del Paese come il Mezzogiorno fino al nord Europa c'è già un costo elevato".

Quindi Conftrasporto, chiede al governo di perorare la causa italiana presso l'Unione europea, facendo riferimento proprio alla specificità della nostra posizione geografica e a ciò che dicono la Convenzione di Vienna e i Trattati di Roma e Amsterdam sulle vie di comunicazione.

Intanto, si apre un altro scenario di confronto tra autotrasportatori e governo. Il Ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi e il Ministro dei Trasporti francese Jean-Luc Gayssot si sono incontrati a Parigi e hanno annunciato che il tunnel del Monte Bianco riaprirà i battenti il 15 dicembre ma solo alle auto. Oltre a ciò, i due Paesi hanno deciso di creare, a partire pro babilmente da febbraio, un circuito tra Frejus e Monte Bianco per il traffico commerciale, con i due tunnel utilizzati a giorni alternati e in un unico senso di marcia. Una scelta che comporterà sicuramente dei disagi organizzativi, sop rattutto agli autotrasportatori. "E' un'intesa folle", puntualizza infatti Paolo Uggè. "Ancora una volta il Ministro Lunardi – ha detto Uggè -dimostra di non tenere in nessun conto l'economia dell'autotrasporto italiano".

 

 

 

 

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