Ncc in migliaia a Roma per la riforma del settore

Ncc in migliaia a Roma per la riforma del settore

Gli autisti delle aziende di noleggio con conducente chiedono la proroga dell'entrata in vigore di un decreto che definiscono letale e l'avvio di una riforma del settore attesa da almeno un decennio. Conftrasporto: "Stop al decreto del 2008, il governo trovi una soluzione entro 6 mesi".

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30 novembre 2018

Al grido di "il governo ci ascolti o blocchiamo l'Italia" migliaia di Ncc e diverse sigle sindacali del settore hanno manifestato a Roma in piazza
della Repubblica. "Chiediamo di prorogare di 6 mesi o un anno la legge 29/1 Quater che dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio in modo da consentire di rivisitare le norme sugli Ncc in maniera moderna - ha detto Giulio Aloisi, responsabile di Anitrav Lazio - Qui a rischio ci sono 80.000 imprese per un
totale di circa 200.000 persone che perderebbero il lavoro, senza contare l'indotto. Il governo del cambiamento vuole mettere a repentaglio un'intera categoria di lavoratori a favore dei tassisti". In sostanza, tra le altre cose, gli Ncc chiedono di non essere costretti a rientrare in rimessa, il più delle volte in paesi fuori Roma che hanno rilasciato loro le licenze, dopo ogni servizio Nel pomeriggio una delegazione di Ncc è stata ricevuta nel pomeriggio al ministero dei Trasporti: "Abbiamo incontrato il capo di Gabinetto del ministero - spiega Mauro Ferri, presidente di Anitrav e storico leader delle proteste dei noleggi - e siamo stati messi in contatto con il viceministro dei trasporti. Abbiamo ottenuto un appuntamento per il 6 dicembre, ma fino ad allora lo stato di agitazione rimane. Non ci faremo rubare il lavoro".  "C'era da aspettarsi che prima o poi il malcontento sarebbe sfociato in protesta. La manifestazione - spiega il vicepresidente di confcvommercio e Conftrasporto Paolo Uggè -  era nell'aria, intuibile conseguenza dell'incapacità di chi si è succeduto al governo di trovare una soluzione equilibrata per una riforma del settore. Insieme all'associata Federazione Autonoleggiatori Italiani Fai-Confcommercio, non abbiamo mai fatto mancare proposte d'intervento che coniugassero distinzione dei ruoli e funzioni dei servizi non di linea, lotta all'abusivismo, tutela della sicurezza e soddisfazione del cliente. Proposte che, purtroppo, non si sono concretizzate per mancanza di volontà politica".

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