“Ponte sullo Stretto, è tempo di agire”

“Ponte sullo Stretto, è tempo di agire”

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3 maggio 2021

Rieccolo, il ponte sullo Stretto, un “evergreen” del dibattito politico italiano. Stavolta la bilancia pende dalla parte del “sì, si fa”, visto che il 30 aprile scorso la commissione di tecnici nominata dal Ministero delle Infrastrutture ha approvato una relazione che sostanzialmente dà il via libera all’opera validando due dei progetti in ballo.

“Sarà che i tempi erano stretti perché potesse essere inserito nel Pnrr, fatto sta che del ponte si continua sempre e solo a parlare. Lo si fa da un secolo. Ora è tempo di agire”, commenta con un filo di ironia il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che aggiunge: “quando non si vuole fare qualcosa, in Francia si istituisce una commissione, mentre in Italia si aprono dibattiti ad ogni nuovo governo. Non era necessario un nuovo via libera da parte di un’altra commissione di tecnici, il progetto era nelle condizioni di avviarsi, tanto che alcuni lavori relativi alla rete ferroviaria erano già stati intrapresi”. Uggè ricorda poi che “il ponte è un’opera di natura europea pensata, voluta e sostenuta per collegare il Nord Europa con il punto più avanzato nel Mediterraneo allo scopo di rafforzare la competitività dell’intero sistema europeo. Da allora, solo parole e fiumi d’inchiostro. È ora di mettere mano ai lavori, perché l’opera non risponde solo ad un’esigenza economia, ma anche sociale collegando all’Europa il popolo siciliano”.

Per questo che Conftrasporto invita il premier Mario Draghi a porre rimedio all’assenza dell’opera nel Pnrr: “la mancata realizzazione sarebbe un autogoal incomprensibile, anche perché rischia di lasciare ai margini di uno sviluppo previsto per l’intera area mediterranea una realtà in cui vivono più di cinque milioni di cittadini italiani”, conclude Uggè.

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