CONFTURISMO: ALLARME ICI PER CONCESSIONARI DEMANIALI

CONFTURISMO: ALLARME ICI PER CONCESSIONARI DEMANIALI

Roma, 22 dicembre 1999

 

 

 

 

Roma, 26 giugno 2001

 

 

CONFTURISMO: ALLARME ICI PER CONCESSIONARI DEMANIALI

 

 

Entro il prossimo 2 luglio decine di migliaia di concessionari demaniali (alberghi, campeggi, stabilimenti balneari, ristoranti, strutture portuali e aeroportuali) dovranno pagare l’ICI sui fabbricati non di proprietà avuti in concessione dallo Stato.

Confturismo (la più grande rappresentanza di impresa turistica italiana) denuncia in una nota come le imprese non siano assolutamente in grado di ottemperare alle scadenze previste per almeno tre motivi:

 

1)      il proprietario dell’immobile (il Demanio) non ha mai accatastato i fabbricati oggetto di concessione, ed è pertanto impossibile determinarne la rendita catastale e il valore imponibile;

 

2)      non essendo mai rientrati nel patrimonio dell’azienda, non è possibile ricostruire il valore storico dei fabbricati dagli elementi contabili;

 

3)      la stessa Amministrazione finanziaria non è in grado di fornire le adeguate indicazioni ai concessionari.

 

La norma presenta – continua la nota di Confturismo – rilevanti profili di incostituzionalità in quanto trasforma un’imposta sulla proprietà in una sull’uso del bene: è come se l’ICI fosse a carico dell’inquilino e non del proprietario.

 

Se il nuovo Governo non sarà in grado di accogliere la richiesta di moratoria dei termini già presentata, al fine di consentire a tutti un generale chiarimento, Confturismo ritiene inevitabile il proliferare sul territorio di contenziosi che rallenteranno fortemente la macchina burocratica e il regolare svolgimento delle attività delle aziende turistiche, e annuncia varie iniziative di mobilitazione della categoria oltreché anche un ricorso alla Corte Costituzionale.

 

Per informazioni: Ufficio Stampa Confcommercio, tel. 06/5866228-219-299

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca