Confturismo: "Congelate le prenotazioni estere per Natale"

Confturismo: "Congelate le prenotazioni estere per Natale"

Audizione in Commissione Industria al Senato. Previsioni nere per il primo trimestre del 2021. "Necessario rafforzare e prolungare alcune misure come cassa integrazione, esonero pagamento Imu e tax credit sulle locazioni".

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22 ottobre 2020

"Al momento sono totalmente congelate le prenota ezioni per Natale e Capodanno da parte degli stranieri e vediamo nero per almeno il primo trimestre dell'anno prossimo". Non lasciano molto spazio all'ottimismo le parole di Alberto Corti, Confturismo, durante un'audizione in commissione Industria al Senato in merito ai "sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio". Data la situazione, Corti ha sottolineato la necessità di rafforzare e prolungare alcune delle misure in atto, come la cassa integrazione e l'esonero del pagamento dell'Imu. "La platea di quest'ultima misura - ha detto Corti - andrebbe anche allargata, facendo rientrare anche la filiera della ristorazione e le agenzie di viaggio".  Secondo Confturismo, anche il tax credit sulle locazioni andrebbe allungato fino a fine anno.

Corti ha poi messo in evidenza un altro grande problema che il settore sta affrontando con la crisi:  "Ci sono elementi preoccupanti relativi a tentativi di acquisizione o infiltrazioni da parte di attività criminali nel settore, quindi rischiamo di perdere le imprese che trattengono nel Pil italiano una buona parte della ricchezza prodotta dal turismo italiano".

Corti ha quindi promosso la proposta di allungamento della fruibilità del bonus vacanze: "E' una proposta da percorrere ma dovrebbe essere accompagnata dall'allargando della possibilità di utilizzo al mondo dell'intermediazione, cioè ai servizi acquistati tramite agenzie di viaggio".

"Il turismo - ha sottolineato Corti -  è stato il primo settore a percepire gli effetti della crisi del Covid-19 già da febbraio, con la chiusura dei voli dalla Cina, Hong Kong e Taiwan, e si presuppone che sarà anche l'ultimo a superarla. Si bruceranno quasi sicuramente, entro la fine dell'anno, 100 miliardi di valore della produzione del settore". "Riforma delle professioni turistiche, intervento normativo sulle locazioni brevi, sviluppo dei distretti turistici e rinvio delle scadenze di imposte e versamenti contributivi previste di qui a fine anno dovranno completare il quadro degli interventi più urgenti. Bisogna poi attivare velocemente il processo di definizione dei piani del turismo - ha concluso l'organizzazione - da inserire nel piano nazionale per il Recovery Fund, sul quale Confturismo-Confcommercio conferma di non essere stata chiamata fino ad ora a dare il proprio contributo".

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