CONFTURISMO: "UNA MANOVRA SULL'IVA PER RILANCIARE INVESTIMENTI E CONSUMI"

CONFTURISMO: "UNA MANOVRA SULL'IVA PER RILANCIARE INVESTIMENTI E CONSUMI"

Il presidente Bocca ha presentato un progetto Confturismo–Ciset, in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia, "per una manovra di politica fiscale che faccia uscire il Paese dalla crisi e rimetta in moto il sistema turistico italiano".

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15 dicembre 2008
Confturismo: “Una manovra sull’Iva per rilanciare investimenti e consumi”

Confturismo: “Una manovra sull’Iva per rilanciare investimenti e consumi” 

 

Nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente di Confturismo, Bernabò Bocca, ha illustrato i contenuti di un progetto Confturismo –Ciset, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, “per una manovra di politica fiscale che faccia uscire il Paese dalla crisi economica e rimetta in moto il sistema turistico italiano”. “Oggi stesso – ha aggiunto Bocca – abbiamo scritto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sottoponendo alla sua attenzione il progetto e ci apprestiamo a richiedere un incontro col ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per illustrare anche a lui quali benefici concreti potrebbero derivare da questa iniziativa Governativa che tra l’altro era già prevista nel programma elettorale del centrodestra”.  

L’ipotesi attorno alla quale il Ciset e Confturismo hanno lavorato, predisponendo un’analisi economica costi-benefici, verte sulla riduzione dell’Iva per i comparti del ricettivo e della ristorazione senza dimenticare di mettere in evidenza la disparità di trattamento che subiscono anche le Agenzie di viaggio italiane. A fronte di una riduzione dell’Iva dal 10% attuale ad un auspicabile 5% l’intera economia turistica avrebbe una sferzata salutare, capace in un colpo solo di aumentare i consumi turistici, di far crescere gli investimenti e dunque accelerare l’ammodernamento delle imprese del sistema ed incrementare in modo significativo l’occupazione diretta ed indotta, creando nuovi posti di lavoro. Con la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% solo nei comparti ricettivo e ristorazione, il beneficio sull’intero sistema turistico nazionale porterebbe i consumi turistici ad un giro d’affari di quasi 100 miliardi di euro, per un incremento secco del 4,7%. Gli investimenti operati dagli imprenditori turistici passerebbero da 7,8 miliardi di euro nel 2007 ad oltre 8,3 miliardi di euro, facendo segnare un aumento del 6,6%. L’aumento degli investimenti produrrebbe poi un aumento dell’occupazione che passerebbe dagli oltre 2,4 milioni di lavoratori a quasi 2,6 milioni con un aumento del 4,6% e la creazione dunque di 114 mila posti di lavoro. “A conti fatti – ha concluso Bocca – con un costo ipotizzabile di 519 milioni di euro da parte dello Stato, porteremmo il giro d’affari del settore a sfondare i 100 miliardi di euro annui, rilanceremmo fortemente l’immagine turistica del nostro Paese e, soprattutto avvicineremmo il numero di lavoratori alla soglia storica dei 3 milioni”.          

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