Cala la fiducia dei consumatori, cresce quella delle imprese

Cala la fiducia dei consumatori, cresce quella delle imprese

A ottobre i dati Istat indicano una tendenza di segno opposto rispetto a settembre:  una diminuzione dell'indice del clima di fiducia dei consumatori e aumento di quello dei consumatori. 

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28 ottobre 2021

Se a settembre si era registrata un fiducia record per i consumatori e un calo seppur contenuto per quella delle imprese, a ottobre i dati Istat indicano una tendenza di segno opposto:  una diminuzione dell'indice del clima di fiducia dei consumatori che passa da 119,6 a 118,4 mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese è in aumento da 113,7 a 115 (link ai dai completi in pdf).  La flessione dell'indice di fiducia dei consumatori esprime un peggioramento diffuso dei giudizi: il clima corrente registra la discesa più marcata (da 116,1 a 113,7) mentre il clima economico e quello personale evidenziano flessioni più contenute (rispettivamente, da 143,6 a 142,2 e da 111,5 a 110,4). Solo il clima futuro è in aumento, passando da 124,7 a 125,4.

Per le imprese si stima un miglioramento della fiducia nell'industria: nel settore manifatturiero l'indice aumenta da 113,2 a 114,9 e nelle costruzioni sale da 155,5 a 159,2. Si registrano, invece, un calo lieve nei servizi di mercato (l'indice scende da 112,3 a 112,1) e più ampio, nel commercio al dettaglio (l'indice passa da 106,7 a 105,4). Sia nella manifattura sia nelle costruzioni tutte le componenti dell'indice di fiducia sono in miglioramento. In relazione ai servizi di mercato, i giudizi sugli ordini e quelli sull'andamento degli affari sono in crescita, mentre una diminuzione caratterizza le attese sugli ordini.

Indici del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (IESI) 

fonte: Istat

Nel commercio al dettaglio si rileva un deterioramento dei giudizi e delle attese sulle vendite, in presenza di una diminuzione delle scorte di prodotti finiti. A livello di circuito distributivo, l'indice di fiducia è in peggioramento sia nella grande distribuzione (da 109,0 a 108,1) sia in quella tradizionale (da 102,2 a 100,8). 

 

Confcommercio: "Fiducia tra luci e ombre"

 

"I dati sulla fiducia di famiglie e imprese nel mese di ottobre confermano il permanere di un sentiment positivo. Emergono, tuttavia, alcuni aspetti problematici". Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulla fiducia di imprese e famiglie diffusi dall’Istat.

"Se il modesto calo registrato della fiducia delle famiglie - ha sottolineato Confcommercio -può essere interpretato come un assestamento rispetto ai livelli record raggiunti nei mesi precedenti, qualche preoccupazione emerge su versante delle attese degli operatori delle imprese del turismo e, soprattutto, della distribuzione commerciale."

"La fiducia del commercio al dettaglio è, infatti, scesa rapidamente nell’ultimo bimestre attestandosi su livelli inferiori a quelli dello stesso periodo del 2019. In particolare la fiducia degli imprenditori della distribuzione tradizionale, dopo il recupero dei mesi estivi, è repentinamente tornata sui valori non elevati che hanno caratterizzato gli ultimi anni, caratterizzati da un’insufficiente domanda per consumi".

"Le incertezze sul futuro prosegue la nota -  si manifestano sia col deciso aumento, tra gli operatori del commercio, delle attese d’incremento dei prezzi, sia, sul versante dell’industria manifatturiera, col rafforzamento della percezione di strozzature all’interno delle filiere di produzione, testimoniato dall’incremento delle segnalazioni di ostacoli alla produzione derivanti dall’insufficienza degli impianti, dei materiali e di manodopera".

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