Consumi: famiglie ancora prudenti, la domanda resta debole

Consumi: famiglie ancora prudenti, la domanda resta debole

Secondo l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), sia a giugno che a luglio c'è stata una diminuzione dell'1,3 per cento su base annua mentre su base mensile si è verificata una lieve tendenza al rialzo.

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3 settembre 2010
Secondo l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), sia a giugno che a luglio c’è stata una diminuzione dell’1,3% su base an

 

Secondo l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), sia a giugno che a luglio c’è stata una diminuzione dell’1,3% su base annua mentre su base mensile nell’ultimo bimestre si è verificata una lieve tendenza al rialzo della spesa per consumi in termini reali, con variazioni del +0,3% a giugno e del +0,1% a luglio. Dati, quest’ultimi, che vanno letti con estrema prudenza, perché la spesa per consumi resta su livelli assoluti decisamente distanti dai valori pre-crisi. La debolezza della domanda e le incertezze che caratterizzano i comportamenti delle famiglie, trovano conferma nel calo del clima di fiducia delle famiglie ad agosto. Dunque, sembra evidente che la ripresa in atto dell’economia italiana si debba esclusivamente alla spinta delle esportazioni, rendendo improbabile la prospettiva di una crescita del Pil nel 2010 molto superiore al punto percentuale. Per ciò che riguarda la produzione, il graduale recupero dell’attività produttiva è dovuto principalmente al miglioramento dell’export.

Entrando nel dettaglio, l’andamento annuo dell’ICC di luglio indica una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,0% a giugno e luglio) ed un lieve aumento della domanda di servizi (+0,4% a luglio).

I prezzi dei beni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato, a luglio 2010, un’accelerazione rispetto a quanto registrato a giugno (+1,1% a fronte dello 0,4%% del mese precedente). Il dato ha riflesso in larga parte gli aumenti registrati nel comparto dei servizi, in particolare di quelli relativi alla mobilità. La domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, rispetto a luglio del 2009, una diminuzione dello 0,4% proseguendo nella tendenza al ridimensionamento dei consumi.La spesa per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, a luglio, una flessione dello 0,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, proseguendo in un trend riflessivo che permane ormai da mesi. Anche a luglio 2010 i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato una sensibile diminuzione in termini tendenziali (-17,1%), conseguenza del netto ridimensionamento della domanda per autovetture e motocicli a cui continua ad associarsi un’evoluzione negativa della spesa per i carburanti. In progressivo miglioramento è risultata la domanda di trasporti aerei. Si conferma anche la tendenza positiva della domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico (+2,8% tendenziale). A questa dinamica ha contribuito essenzialmente la componente relativa ai beni mentre per i servizi la fase negativa non sembra essersi ancora esaurita.

La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato una crescita dell’1,2% dei volumi acquistati dalle famiglie. Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato, a luglio 2010, un incremento dei volumi acquistati dalle famiglie dello 0,3%. La contenuta tendenza al miglioramento registrata nell’ultimo bimestre non appare peraltro in grado di attenuare lo stato di difficoltà di un settore che sconta ormai da tempo un ridimensionamento dei consumi.  Nel mese di luglio la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dell’1,5%, tendenza che continua ad essere legata, in larga parte, alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV.

Infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per luglio segnala una crescita dello 0,5% dei volumi acquistati.

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano a luglio 2010 un contenuto miglioramento dell’ICC rispetto al mese precedente (+0,1%). La modesta tendenza alla crescita registrata nell’ultimo bimestre non è comunque sufficiente a garantire il recupero dei livelli di consumo registrati ad inizio anno, già inferiori rispetto ai livelli pre-crisi, e conferma la stagnazione della domanda anche al netto della componente relativa alle autovetture. La variazione registrata a luglio è sintesi di una stabilità della componente relativa ai servizi e di un contenuto aumento della domanda di beni.

L’andamento dell’ultimo mese evidenzia peraltro come per molti segmenti della domanda le dinamiche congiunturali presentino ancora un andamento non favorevole. Le uniche variazioni positive si registrano per la domanda di beni e servizi ricreativi, per i beni e servizi per la casa e per gli alimentari, bevande e tabacchi.

L’indicatore destagionalizzato indica le difficoltà dei consumi reali delle famiglie a trovare una sicura direzione di crescita.

 

 

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