I consumi di Natale sul territorio
I consumi di Natale sul territorio
In Toscana crescono l'ottimismo e la spesa per i regali
Nonostante il contesto economico ancora influenzato dalla crisi, il Natale 2024 in Toscana porta con sé un cauto ottimismo. Otto toscani su dieci (82,3%) faranno acquisti per i regali, segnando un aumento significativo rispetto al 74,5% del 2023. Un'indagine condotta da Format Research per Confcommercio Toscana evidenzia anche una diminuzione del pessimismo, con il 71% degli intervistati che percepisce un Natale "dimesso", in calo rispetto all'80% dello scorso anno. Il budget complessivo dedicato ai regali è in crescita: la spesa media per persona è stimata a 213 euro, contro i 195 euro dell’anno precedente. Circa l’85,4% delle famiglie spenderà fino a 300 euro, mentre il 14,6% ha intenzione di superare questa soglia, quasi raddoppiando la percentuale rispetto al 2023. Il giro d'affari totale in Toscana è previsto oltre i 640 milioni di euro.
Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana, sottolinea che “l’aumento delle persone che intendono acquistare regali è positivo, ma avverte che l'incremento dei prezzi e l'inflazione potrebbero non tradursi in un aumento degli incassi per i negozianti". "Il desiderio di mantenere vive le tradizioni e il valore del Natale è evidente", aggiunge Cursano, ricordando come il dono rimanga un gesto simbolico di affetto e gratitudine. Anche Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana, evidenzia come la tradizione dei regali resista nonostante le difficoltà economiche e il caro-vita. Marinoni pone l’accento sul fine settimana dell’8 dicembre come un momento cruciale per valutare l'andamento delle vendite natalizie, anche in relazione all'impatto del Black Friday che ha portato molti a fare acquisti già a novembre. “Mi piace ricordare - ha proseguito Marinoni - che anche fare shopping è un atto politico con cui modelliamo le nostre città, per cui invito tutti i toscani a sostenere il commercio locale, fondamentale per l'economia del territorio e per mantenere vive le tradizioni natalizie".
A Milano 5 miliardi di spese con la tredicesima
Secondo il Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, le previsioni dei consumi natalizi sono positive. Si stima che i consumi raggiungeranno i 5 miliardi di euro grazie alla tredicesima, con un aumento del 6% rispetto allo scorso anno. Sebbene il 64% di questa cifra sarà destinato a spese quotidiane, circa 1,2 miliardi saranno utilizzati per acquisti, con una crescita dell'11,3%, e 406 milioni per viaggi e vacanze. Per il segretario generale dell’associazione lombarda, Marco Barbieri, “anche il turismo si conferma un valore aggiunto con un incremento del 18,5% dei turisti, portando a un giro d'affari di oltre 561 milioni di euro, con una crescita del 14,7%”. Cresce leggermente la spesa per spettacolo (67 milioni contro i 66 dello scorso anno) e diminuisce quella per cene e pranzi (97 milioni contro i 98 dello scorso anno). D'altronde, secondo il sondaggio Natale in famiglia fatto da Confcommercio attraverso i social, il 94% farà il pranzo o la cena di Natale in casa.
Per il vicepresidente Gabriel Meghnagi, “le risorse della tredicesima impiegabili nei consumi rappresentano comunque un aiuto per il commercio in questo mese di dicembre così importante per le vendite. Soprattutto per la rete dei negozi di prossimità".
Nella Bergamasca prevista una spesa di 735 milioni in regali, +7,4% rispetto al 2023
Le tredicesime in Bergamasca, secondo le stime di Confcommercio Bergamo, valgono 735 milioni di euro. La crescita, del 7,4% nominale rispetto al 2023, è positiva per effetto dei maggiori occupati e dell’aumento dei salari. La media rispetto a lavoratori dipendenti pubblici e privati e pensionati (650mila circa) è di circa 1.130 euro a percipiente. Rispetto al totale della popolazione è di circa 665 euro a persona. Il 17,43%, pari a 128,1, milioni sarà assorbita dalle spese incomprimibili di energia e gas. Il 48% dei bergamaschi (era il 45% nel 2023) intende fare regali contro la propensione media del 44,4% a livello nazionale. La previsione di spesa media si attesta a 220 euro contro i 174 euro dello scorso anno, un budget più alto per effetto in parte delle minori spese energetiche, ma soprattutto al rientro dell’inflazione.
“Puntiamo molto su questo dicembre - sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente di Confcommercio Bergamo - e ci auguriamo che l’effetto tredicesima possa migliorare i consumi che negli ultimi anni erano cresciuti solo per l’inflazione. Finalmente cresce il numero dei bergamaschi che non rinunceranno a fare regali di Natale, con un dato superiore a quello registrato dal 2020 al 2023. La spesa prevista sarà maggiore dello scorso anno per via della maggiore occupazione, del cuneo fiscale, dell’aumento degli stipendi e in termini reali dovrebbe finalmente tornare a crescere dopo l’effetto inflazione degli ultimi anni”. Ma siamo comunque lontani dalle festività pre Covid: “se il dato è positivo rispetto al 2020, appare negativo rispetto al 2019 e desolatamente lontano dalla spesa media per consumatore registrata fino al 2009. Ad essere in difficoltà - continua Zambonelli - è un numero sempre più alto di famiglie bergamasche. Si sta purtroppo esasperando la differenza tra chi potrà fare acquisti senza badare troppo alle spese e chi dovrà rinunciarvi o quasi e questo preoccupa molto il commercio che da sempre lavora con tutti i segmenti sociali. Eppure nei bergamaschi c’è voglia di normalità, di feste e di regali. Le presenze turistiche e la neve che speriamo arrivi presto in quota contribuiscono a tenere più alta la fiducia e questo non è solo positivo, ma potrebbe fare la differenza sul prossimo Natale”.
A Roma farà regali l’80,2% della popolazione
A Roma farà regali di Natale l'80,2 per cento della popolazione contro il 74 per cento del 2023. È quanto emerge dell'indagine "Osservatorio economico Confcommercio Roma: indagine sui consumatori", realizzata da Confcommercio Roma in collaborazione con Format. Secondo il rapporto, il Natale a Roma sarà vissuto in maniera dimessa dal 75,3 per cento dei romani, percentuale in calo rispetto allo scorso anno, quando il dato era pari all'80 per cento. Dall'indagine emerge anche che il 19,8 per cento delle persone non farà regali, in calo rispetto al 26 per cento del 2023. Questo per il peggioramento della propria condizione economica (32,2 per cento), la volontà di risparmiare data l'incertezza economica (21,4 per cento), scelta personale (20 per cento), aumento dei prezzi (16,1 per cento) e attesa dei saldi invernali (10,3 per cento).
La spesa media sarà superiore rispetto a quella del 2023: i romani destineranno ai regali di Natale circa 210 euro, mentre nel 2023 la spesa media stimata era pari a 194 euro. L'86,3 per cento spenderà fino a 300 euro, mentre è aumentata rispetto al 2023 (è al 57% contro il 48,7%) la percentuale di coloro che hanno approfittato degli sconti del Black Friday e del Cyber Monday per effettuare i regali.
I dati "non fanno che confermare quanto rilevato a livello nazionale. C'è un lieve miglioramento nei livelli dei consumi medi, soprattutto per effetto dell'inflazione, ma rimane che la domanda delle famiglie non sta crescendo in modo significativo. I consumi sono sostanzialmente stabili, ma ci stiamo riavvicinando ai livelli pre Covid". Così il presidente di Confcommercio Roma, Pier Andrea Chevallard, per il quale "di positivo c’è che la percentuale dei consumatori che ritengono che il prossimo Natale verrà vissuto in maniera dimessa è in calo rispetto all'anno scorso. Il Natale rimane un grande momento di traino, quasi l'80 per cento del campione lo conferma, quindi qualche timido segnale di ottimismo lo rileviamo".
Da Grosseto segnali positivi per gli acquisti natalizi
Secondo un’analisi del Centro Studi di Confcommercio Grosseto, ci sono segnali positivi per gli acquisti natalizi. L'inflazione è rimasta stabile nel penultimo trimestre dell’anno, con un lieve calo nelle ultime settimane. A settembre, le vendite al dettaglio sono aumentate del 1,2%, un dato che conferma una certa fiducia nei consumi per la fine dell’anno. L'inflazione in calo, l'aumento dell'occupazione e l'incremento delle tredicesime alimentano ottimismo. Si prevede una spesa media di 207 euro per persona per i regali di Natale, con un trend di acquisti in crescita rispetto agli anni passati. Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto, sottolinea che "il quadro economico positivo, insieme al successo del Black Friday, fa sperare in una maggiore dinamicità per i consumi natalizi e in una crescita economica più solida nel 2025". Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto, evidenzia che "le tredicesime rappresentano un aiuto importante per le famiglie, favorendo una maggiore propensione al consumo e un impatto positivo sul commercio locale. Per sostenere l'economia della Maremma, invita i cittadini a fare acquisti nei negozi fisici, contribuendo alla vitalità dei centri urbani e alla creazione di posti di lavoro. La stagione natalizia è fondamentale per molti negozi, che possono ottenere fino al 30% del loro fatturato annuale in questo periodo".