Conte: "Situazione preoccupante, nuovo Dpcm entro mercoledì"

Conte: "Situazione preoccupante, nuovo Dpcm entro mercoledì"

Il presidente del Consiglio ha illustrato in Parlamento il nuovo provvedimento: previste restrizioni per le regioni più colpite, mentre a livello nazionale saranno chiusi i centri commerciali nel weekend, oltre a musei e sale gioco. In arrivo un nuovo decreto sui ristori da 1,5-2 miliardi.

Confcommercio: "servono più programmazione e più coordinamento"

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2 novembre 2020

"Il quadro epidemiologico nazionale ed europeo appare particolarmente critico. La pandemia corre inesorabilmente e impetuosamente in tutto il continente, costringendo ciascun Paese a individuare e adottare misure progressivamente più restrittive". Anche il governo italiano "è chiamato ad assumere con la massima speditezza, a fronte di una costante evoluzione, anche molto repentina, del quadro epidemiologico" un nuovo Dpcm entro mercoledì. E' il quadro tracciato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sue relazione alla Camera e al Senato.

Dal monitoraggio effettuato nella settimana dal 19 al 25 ottobre, ha sottolineato, risulta che il numero di nuovi casi segnalato è quasi raddoppiato rispetto alla settimana precedente (100.446 casi rispetto a 52.960 casi), gli italiani contagiati sono molti di più, anche se "la gravità dei contagi appare diversa - e inferiore - rispetto alla prima ondata". Con un Rt nazionale di 1.7, "nella settimana di riferimento, per la prima volta, è stato segnalato il superamento della soglia critica di occupazione in aree mediche ed esiste un'alta probabilità che 15 Regioni superino le soglie critiche di terapia intensiva e di aree mediche nel prossimo mese". Per questo "siamo costretti a intervenire in un'ottica di prudenza e massima precauzione" assumendo "una decisione, orientata ai principi di proporzionalità e adeguatezza, che contempli nuovi interventi restrittivi, modulati e differenziati sulla base del livello di rischio concretamente rilevato nei territori". Sulla base di criteri scientifici elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni "sarà quindi necessario introdurre un regime differenziato basato sui diversi scenari regionali".

In pratica il prossimo Dpcm individuerà tre aree, corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuna dei quali sono previste misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione all'interno di una delle tre aree, con la conseguente, automatica applicazione delle misure previste per quella specifica fascia, avverrà con ordinanza del ministro della Salute, che potrà poi deciderne anche l'uscita.

Per la fascia meno a rischio, a livello nazionale, saranno comunque individuare misure ulteriormente restrittive: "pensiamo - ha annunciato il premier - di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di genere alimentari, tabacchi ed edicole che si trovano all'interno dei centri commerciali; ovviamente in ragione della maggiore attrattività che questi spazi suscitano in particolare nel weekend. In coerenza con la chiusura delle sale da gioco e delle sale bingo, intendiamo disporre anche la chiusura di corner adibiti all'attività di scommesse, i videogiochi ovunque siano collocati. Chiuderanno ahimè anche musei e mostre, prevediamo anche la riduzione fino al 50% del limite di capienza dei mezzi di trasporto locali. Infine prevediamo di porre un limite agli spostamenti da e verso regioni che presentano elevati coefficienti di rischio, salvo che non vi siano comprovate esigenze lavorative, motivi di studio o salute, situazioni di necessità. Prevediamo anche limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda, salvo anche in questo caso che nelle medesime situazioni delle comprovate esigenze lavorative, motivi di studio o salute, situazioni di necessità. Prevediamo infine la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado possano passare anche integralmente alla didattica a distanza, sperando che questa sia una misura ben temporanea".

"Coscienti delle profonde ripercussioni che le restrizioni avranno inevitabilmente sull'attività economica, sulla produzione e sui redditi", ha assicurato Conte, "il Governo non intende arretrare di un millimetro rispetto al proposito di garantire la più ampia protezione economica possibile ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie italiane".

E per questo, a fronte delle nuove limitazioni, ha concluso, "d'accordo con il ministro Gualtieri e con il ministro Patuanelli, stiamo già lavorando per compiere, realizzare, perseguire ogni azione utile per ristorare e sostenere i settori colpiti e, per questo, cercheremo di concretizzare queste erogazioni in termini di ristori e indennità al più presto".

Confcommercio: "servono più programmazione e più coordinamento"

Confcommercio ha affidato ad una nota il commento sulle annunciate nuove restrizioni che il Governo si appresta a varare. "Confcommercio rimane convinta del fatto che la necessità di contrastare con la massima determinazione l’aggravarsi dell’emergenza epidemiologica richieda anzitutto più programmazione e più coordinamento".

"Più programmazione e più coordinamento - prosegue Confcommercio -per recuperare i ritardi e per sanare gli errori che largamente spiegano le criticità emerse su tanti fronti: da quello dei tamponi, del tracciamento e della sanità territoriale ed ospedaliera a quelli del trasporto pubblico locale e della scuola. Più programmazione e più coordinamento perché la soluzione di ultima istanza del ‘più chiusure’ determina costi economici e sociali crescenti, sempre meno sostenibili e che, comunque, richiedono ristori davvero adeguati e davvero tempestivi". 

Acadi-Confcommercio: “no allo stop per lotterie e scommesse”

"Apprendiamo con preoccupazione le ipotesi di nuove chiusure riguardanti il comparto del gioco pubblico, che potrebbero essere inserite nel prossimo Dpcm. Il Presidente del Consiglio ha infatti annunciato la possibilità di sospendere l'attività dei corner delle scommesse e delle lotterie, una misura che riterremmo ingiustificata rispetto alle necessità di contenimento della pandemia".

Lo dichiara in una nota il presidente di Acadi-Confcommercio, Geronimo Cardia, che prosegue: "ciò si aggiungerebbe alle chiusure delle sale slot, sale scommesse e sale bingo che hanno già subito un trattamento discriminatorio, con una chiusura completa, rispetto agli altri esercizi commerciali e di ristorazione. Va ricordato che il comparto del gioco pubblico ha applicato sin dal primo istante i protocolli di sanificazione e sicurezza con modalità più rigorose rispetto alle norme emanate dal governo stesso, tanto è vero che non si è registrato alcun focolaio nelle sale da gioco. Facciamo dunque appello al presidente del Consiglio affinché non vengano chiusi i corner di lotterie e scommesse, sarebbe un ulteriore peso per un settore già in forte crisi di liquidità e con decine di migliaia di lavoratori a casa", conclude Cardia.

Misiani: "al lavoro per un nuovo decreto ristori"

Di fronte all'emergenza e alle conseguenze del Covid "il Governo è intervenuto con un massiccio stanziamento di risorse e continueremo a farlo anche nell'immediato; siamo al lavoro per un nuovo decreto per sostenere quelle attività produttive che saranno colpite dalle misure del nuovi Dpcm". Lo ha detto Antonio Misiani, viceministro all'Economia partecipando all'apertura degli Stati Generali della Green Economy. "Ci aspettano mesi difficili prima della disponibilità di un vaccino, dovremo continuare a progettare il futuro e dare al Paese una nuova prospettiva", ha aggiunto. Il provvedimento dovrebbe valere intorno agli 1,5-2 miliardi.

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