Contributi imprese danneggiate dalla crisi ucraina

Contributi imprese danneggiate dalla crisi ucraina

Il 30 novembre è stato l'ultimo giorno utile per richiedere gli aiuti economici del Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla guerra in Ucraina.

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2 dicembre 2022

Il Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina è una misura del Ministero dello Sviluppo economico, che prevede contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate economicamente dalla guerra in Ucraina e che hanno subito un calo del fatturato. Le domande possono essere presentate fino alle 12 del 30 novembre 2022 sulla piattaforma online di Invitalia.

Il provvedimento rende operativa una misura prevista nel primo decreto aiuti e ha una dotazione di 120 milioni di euro. Le imprese richiedenti dovranno avere sede legale o operativa in Italia e potranno ricevere contributi fino a 400mila euro solo se negli ultimi due bilanci almeno il 20% del fatturato sia collegato a operazioni commerciali in Ucraina, Russia e Bielorussia (approvvigionamento di materie prime e semilavorati compreso). Dovranno inoltre aver subito almeno il 30% di calo del fatturato nell'ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2019 (il confronto sarà con il 2021 per le imprese nate dopo il primo gennaio 2020). 

Nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 31 ottobre 2022 è stato pubblicato il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 9 settembre 2022 con i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso ai contributi.

giovani donne imprenditrici al lavoro

Che cos'è

Il Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina ha una dotazione di 120 milioni di euro e prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle piccole e medie imprese, per mitigare le ripercussioni economiche negative derivanti dalla crisi in Ucraina. È stato istituito dall’articolo 18, comma 1 del decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 16 luglio 2022, n. 91 recante: “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”.

I contributi verranno erogati ai sensi della Comunicazione della Commissione europea concernente il “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina”.

A chi è rivolto

Possono richiedere il contributo a fondo perduto le Pmi in possesso dei seguenti requisiti oggettivi:

  • il totale delle operazioni di compravendita di beni o servizi (compreso l'approvvigionamento di materie prime e semilavorati) con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia nel biennio 2019-2020 è almeno pari al 20% del fatturato aziendale totale riferito al medesimo biennio. Per le imprese costituite dal primo gennaio 2020, il calcolo del totale delle operazioni sarà effettuato sull’anno 2021 ed il valore di tali operazioni dovrà essere almeno pari al 20 % del fatturato aziendale totale riferito sempre allo stesso anno;
  • aumento di almeno il 30% del costo medio per acquistare materie prime e semilavorati nel trimestre febbraio-aprile del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. Per le imprese costituite dal primo gennaio 2020, l’incremento del costo medio di acquisto dovrà essere rapportato con quello registrato nel medesimo trimestre dell'anno 2021;
  • calo del fatturato del 30% nel trimestre febbraio-aprile del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. Per le imprese costituite dal primo gennaio 2020, il calo di fatturato del trimestre febbraio-aprile 2022 dovrà essere rapportato a quello dello stesso periodo del 2021. 

Il possesso dei requisiti elencati qui sopra dovranno essere verificati dal presidente del collegio sindacale o dal revisore unico o, se non previsti, da un professionista iscritto all'albo dei revisori legali, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali o a quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

Per quanto riguarda i requisiti soggettivi, sono ammessi al contributo le Pmi:

  • con sede legale od operativa nel territorio italiano, regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese;
  • che non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • che non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'art. 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Sono invece escluse dalla misura le imprese che svolgono le attività economiche di cui alla sezione A “Agricoltura, silvicoltura e pesca” della classificazione ATECO 2007.
Inoltre gli aiuti non potranno essere concessi a soggetti sottoposti a sanzioni adottate dall’UE, tra cui:

  • persone, entità o organismi specificamente indicati negli atti giuridici che impongono tali sanzioni;
  • imprese possedute o controllate da persone, entità o organismi oggetto delle sanzioni adottate dall’UE;
  • imprese che operano nel settore industriale oggetto delle sanzioni adottate dall’UE in quanto l’aiuto potrebbe pregiudicare gli obiettivi delle sanzioni in questione.

Come si accede all'agevolazione

Le imprese che intendono ottenere il contributo dovranno presentare un'apposita istanza al Mise attraverso la procedura informatica presente nella sezione dedicata del portale di Invitalia. Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 12 del 10 novembre 2022 fino alle 12 del 30 novembre 2022

Per richiedere l'agevolazione sarà necessario essere in possesso:

  1. di un'identità digitale (SPID, CIE, CNS);
  2. di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e depositata nel registro delle imprese.

L'accesso è riservati ai rappresentanti legali dell'impresa richiedente, che potrà comunque delegare il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell'istanza ad altro soggetto. Al termine della procedura di presentazione dell'istanza sarà rilasciato un numero di protocollo elettronico. L’importo del contributo concesso verrà accreditato sul conto corrente intestato al soggetto richiedente, che dovrà indicare nell’istanza il proprio IBAN.

mano con banconote euro

In cosa consiste

La misura è riconosciuta sotto forma di contributo a fondo perduto, nei limiti delle risorse finanziarie stanziate. L’importo verrà determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi al trimestre febbraio/marzo/aprile 2022 e l’ammontare medio dei ricavi riferiti al medesimo trimestre del 2019. Le imprese non potranno però ricevere un contributo di importo superiore a 400mila euro. 

La misura della percentuale da applicare alla base di calcolo indicata varia in funzione della classe di ricavi di appartenenza del soggetto beneficiario, come di seguito indicato:

  • 60% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.

Per le imprese costituite dal primo gennaio 2020, il periodo di imposta di riferimento per l’identificazione della classe di ricavi di appartenenza è quello relativo all’anno 2021.

Modalità di erogazione

Per l'erogazione le imprese richiedenti verranno sottoposte alle seguenti verifiche:

  1. regolarità contributiva del soggetto beneficiario tramite l'acquisizione d'ufficio del DURC;
  2. eventuali inadempienze relative a cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a 5mila euro;
  3. assenza dall'elenco delle imprese tenute alla restituzione di aiuti illegali oggetto di decisione di recupero (visura “Deggendorf” rilasciata dal Registro nazionale degli aiuti).

Cumulo

L'agevolazione non potrà essere cumulata con gli altri contributi erogati a favore di imprese esportatrici previsti dall'articolo 29 del decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50.
Le agevolazioni sono però cumulabili con altri aiuti ai sensi e nei limiti di quanto previsto dal TFC.

La misura potrebbe essere revocata nel caso in cui:

  • vengano accertate irregolarità relativamente alle dichiarazioni sostitutive di atto notorio;
  • venga accertata l'assenza di uno o più requisiti;
  • la documentazione sia incompleta o irregolare per fatti imputabili al soggetto richiedente e non sanabili;
  • sia riscontrato il superamento dei limiti e il mancato rispetto delle condizioni di cumulo delle agevolazioni;
  • il soggetto beneficiario non consente lo svolgimento dei controlli.
Scopri anche gli altri incentivi alle imprese nel focus dedicato di Confcommercio

Normativa

  • Decreto ministeriale 9 settembre 2022 - link PDF;
  • Articolo 18, comma1 del decreto-legge n. 50 del 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 luglio 2022, n. 91 - “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”;
  • Comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01, recante "Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina".

Di seguito i documenti principali inerenti all'agevolazione:

Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio

Buone notizie per le imprese del commercio: il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso operativo il Fondo dedicato al rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio come stabilito dall'articolo 2 del Dl n.4 del 2022.  Il 3 maggio si è aperta una finestra per richiedere i contributi a fondo perduto e le richieste potranno essere inoltrate fino alle 12 del 24 maggio 2022. Il Fondo ha una dotazione di 200 milioni di euro ed è stato istituito dal decreto legge del 27 gennaio 2022 per contenere gli effetti negativi per colpa dell'emergenza Covid.

“Il Mise - ha commentato il ministro Giancarlo Giorgetti - è al fianco delle attività commerciali e produttive che, dopo aver affrontato con coraggio e fiducia la fase dell’emergenza Covid, si trovano adesso davanti alle difficoltà che derivano dall’aumento dei costi delle materie prime anche in conseguenza del conflitto in Ucraina”.

Ogni impresa potrà presentare una sola domanda, tra i requisiti base per accedere:

  • ricavi del 2019 non superiori a 2 milioni;
  • calo del fatturato di almeno il 30% per gli anni 2021-2019;
  • sede legale o operativa in Italia e regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • non devono avere sanzioni interdittive pendenti ai sensi dell’articolo 9, comma 2 lettera d (decreto legislativo 8 giugno 2001, n.231);
  • le imprese non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie.

Per accedere al Fondo le imprese dovranno anche dichiarare:

  • il rispetto del limite massimo di aiuti consentito nel Quadro temporaneo, compreso l’importo richiesto;
  • i ricavi riferiti ai periodi d’imposta 2019-2021 e l’ammontare medio di quelli mensili;
  • l’importo totale del contributo richiesto;
  • l’Iban riferito al conto corrente del richiedente.

Le agevolazioni saranno divise in tre fasce e potranno richiedere:

Percentuale Ricavi del 2019
60% Fino a 400mila euro
50% Da 400mila a un milione di euro
40% Da uno a 2 milioni di euro

Le agevolazioni saranno riservate ad alcuni settori del commercio al dettaglio, identificati con 15 codici Ateco (47.19, 47.30, 47.43 e tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99).

Visita anche la pagina "Contributi a fondo perduto per codici Ateco" per conoscere tutte le altre agevolazioni del governo destinate alle imprese

“Con questo nuovo fondo - ha concluso Giorgetti - interveniamo con sostegni diretti ad accompagnare i commercianti nel rilancio delle loro attività imprenditoriali che rivestono un ruolo centrale nell’economia del nostro Paese”.

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