Mercato della casa in timida ripresa in Veneto

Mercato della casa in timida ripresa in Veneto

A Bardolino si è tenuta la giornata Fimaa-Confcommercio degli agenti immobiliari: nel 2016 aumento delle transazioni per le abitazioni del 22,96% rispetto all'anno precedente. Taverna: "segnali incoraggianti, ma pesano imposizione fiscale e spesa pubblica".

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6 novembre 2017

La popolazione invecchia, cambiano gli stili di vita, i redditi e i nuclei familiari sono radicalmente diversi da quelli di vent'anni fa. Così il mercato immobiliare impone agli agenti un cambio di passo. Se n'è parlato il 4 novembre scorso a Bardolino (Verona) in occasione del convegno organizzato da Fimaa-Confcommercio Veneto per la giornata dedicata agli operatori del settore. Seppure con performance lontane dal periodo pre-crisi, anche in Veneto il settore immobiliare sta mostrando timidi segnali di ripresa: secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, nel 2016 c'è stato un aumento delle transazioni per le abitazioni (comprese le vendite di quote abitative e gli immobili ereditati) pari al 22,96% rispetto all'anno precedente. Le unità abitative compravendute nella regione, in termini assoluti, sono state di 48.602, pari all'1,85% dello stock immobiliare abitativo regionale. La provincia con il maggiore aumento di transazioni è Treviso, con un +31,06% rispetto al 2015, quella con il minor numero di transazioni, con una quota di appena il 4,24% dell'intero mercato annuale della regione, è Rovigo. I mercati più vivaci sono quelli di Venezia, Verona e Padova, che da soli rappresentano circa il 75% di questo tipo di mercato a livello regionale. Le prospettive tracciate nel convegno di Fimaa-Confcommercio sono di un'ulteriore crescita nel 2017, ma con caratteristiche diverse rispetto agli anni precedenti. "I segnali del mercato sono incoraggianti, ma per far ripartire davvero l'economia e l'immobiliare serve più incisività - commenta il presidente nazionale Fimaa-Confcommercio, Santino Taverna - a partire dalla riduzione della spesa pubblica improduttiva per poter allentare la pressione fiscale su imprese e famiglie"."Abbiamo imboccato la strada della ripresa, ma è una crescita ancora modesta. Tante famiglie non la percepiscono ancora – ha dichiarato da parte sua il presidente di Fimaa-Confcommercio Veneto, Serafino Magistro – e l'imposizione fiscale sugli immobili adottata negli ultimi anni non contribuisce alla ripresa del mercato: occorrono interventi politici decisivi per dare più fiducia alle famiglie, che nel frattempo hanno dovuto adeguare gli stili di vita alla contingenza economica e sociale. Il risultato è che le case richieste hanno già, e avranno sempre più, dimensioni più piccole a parità di abitanti per singole abitazioni, la distribuzione degli spazi sarà più razionale con zone di ‘telelavoro', ed è già in atto un incremento percentuale di nude proprietà, usufrutti, diritti di abitazione rispetto a piene proprietà". Se il mercato abitativo principale è in 'timida' crescita, quello delle abitazioni turistiche in Veneto è stabile, come emerge dall'Osservatorio Immobiliare Turistico di Fimaa-Confcommercio realizzato in collaborazione con la Società di studi economici Nomisma: prezzi in calo dell'11% rispetto al 2013 sul fronte delle compravendite, senza variazioni su quello delle locazioni. Nella classifica delle case-vacanza con i più alti prezzi massimi di compravendita, Cortina è al sesto posto in Italia, con una punta di 10.900 euro al metro quadro. Il calo dei prezzi di  2016 al 2017, dell'1,8% per le località di mare e dell'1,4% per quelle di lago e montagna.

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