Convegno nazionale FNAARC "Noi da sempre verso il futuro"

Convegno nazionale FNAARC "Noi da sempre verso il futuro"

Foggia, 26 marzo 2006

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26 marzo 2006
Cari Amici,

Cari Amici,

sono particolarmente lieto di essere, oggi, qui con Voi.

 

Lo sono, perché la Vostra Federazione è una componente rilevantissima del sistema associativo di Confcommercio e perché della capacità di analisi e di proposta  della Federazione la Confederazione tutta â€" e, se me lo consentite, questo suo Presidente in particolare â€" ha sicuramente bisogno.

 

Ne ha bisogno, perché è attraverso il contributo generoso e appassionato di tanti dirigenti e di tanti associati che la Confederazione ha saputo affrontare e superare una delle pagine più difficili della sua storia.

 

Le ha affrontate e le ha superate “semplicementeâ€� recuperando i valori più profondi di questa storia, le ragioni di una missione di rappresentanza sindacale che viene da lontano e che â€"  “approfittoâ€� dell’efficace titolo del nostro incontro â€" guarda “da sempre verso il futuroâ€�.

 

Trasparenza, responsabilità, rendicontabilità : tanto nell’azione amministrativa, quanto nell’iniziativa politico-sindacale.

 

Ecco i valori di riferimento.  Semplicemente perché siamo consapevoli del fatto che la “gente operosaâ€� che rappresentiamo â€" cioè quegli imprenditori e quelle imprese  del terziario che, pur in questi anni difficili, hanno contribuito in maniera determinante alla crescita economica e all’occupazione -  merita di ritrovare nella propria Confederazione una “casa di vetroâ€�.

 

Una “casaâ€� â€" in altri termini â€" in cui, giorno per giorno, vengano confermate tutte le regole e tutte le ragioni dello stare insieme.

 

Stare insieme: cercando, dunque, il contributo di tutti e di ciascuno e favorendo il confronto, la discussione, la partecipazione.

 

Perché â€" come dico qualche volta â€" non è più il tempo del ciclismo eroico, di “un uomo solo al comandoâ€�.

 

Le sfide che abbiamo davanti, la complessità dei problemi che dobbiamo ancora affrontare e risolvere richiedono davvero partecipazione e logica di squadra.

 

Vale per il Paese e vale anche per la nostra Organizzazione.

 

Vale per una Confederazione che intende confermare e rafforzare la propria missione di rappresentanza dell’intera area dell’economia dei servizi.

 

Vale per un Paese che deve vedersela con la partita difficile della competitività. Una partita difficile, ma che può certamente giocare e vincere se sceglie di  valorizzare la capacità di  stare in campo di giocatori che hanno gambe, cuore e cervello: le PMI, che costituiscono il 95% della struttura produttiva del Paese; le imprese dei servizi, che oggi â€" in Italia, in Europa e in tutte le economie più avanzate â€" costituiscono il motore “intelligenteâ€� dell’economia e che, anche nel 2005, hanno creato nel nostro Paese 130 mila nuovi posti di lavoro.

 

Queste imprese sono grandi risorse. Ma le risorse non vanno mai date per scontate. Vanno curate e coltivate.

 

Come?  La nostra risposta sta in quelle “Dieci azioni per rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paeseâ€�, che discuteremo â€" nei prossimi giorni â€" incontrando, per l’Unione, il leader dei Democratici di Sinistra, Piero Fassino, e, per la Casa delle Libertà, il Presidente Berlusconi.

 

La nostra risposta sta, anzitutto, in una proposta di metodo: occorre porre i problemi reali dell’economia reale del Paese â€" cioè il problema di fare impresa e di competere â€" al centro dell’agenda dei lavori della prossima legislatura. Occorre che questi temi siano oggetto di un impegno condiviso â€" bipartisan, come oggi si usa dire â€" tra Governo e Parlamento e tra il  Governo, il Parlamento e le forze sociali.

 

Non so se sia il caso di evocare, in termini appunto di metodo, la necessità di una nuova fase costituente. Forse â€" più semplicemente â€" occorre, da parte di tutti, un supplemento di responsabilità.

 

Da parte della politica, certamente. Perché di politica â€" e di politica alta â€" il Paese ha bisogno. Ma poi anche da parte delle forze sociali e della funzione pubblica, ad ogni livello.

 

E’ la responsabilità di condividere le regole per un confronto costruttivo, nel reciproco rispetto dei ruoli e senza invasioni di campo. E’ la responsabilità di condividere un progetto per il Paese e gli impegni che ne conseguono.

 

Senza dirigismi e senza pensare ad un anacronistico rientro dello Stato nell’economia.

 

Ma â€" questo sì â€" con quella logica di squadra che ha consentito al Paese di conquistarsi l’ingresso nell’area dell’euro e che, oggi, può consentirgli di accelerare il passo di crescita della sua economia.

 

Fin qui la nostra proposta di metodo. Quanto al merito, proponiamo un progetto di azione â€" strutturato e di legislatura â€" che affronti e risolva i tanti nodi, che abitualmente riassumiamo sotto lo slogan della competitività difficile: il deficit di dotazione infrastrutturale e la questione energia; il cuneo fiscale e l’innovazione diffusa; la valorizzazione del capitale umano e di tutte le risorse tipiche dell’identità italiana.  

 

Un progetto articolato in “dieci  azioni� :

-                    la riduzione del cuneo fiscale e contributivo e il superamento dell’IRAP, a partire dalle piccole imprese;

-                    la rivisitazione degli studi di settore per renderli più aderenti ai diversi contesti territoriali e il controllo delle tariffe e dei tributi locali;

-                    la valorizzazione del turismo, anche alleggerendo le aliquote IVA;

-                    il sostegno ai processi di innovazione nei servizi;

-                    la riduzione del deficit di dotazione infrastrutturale, nel solco della legge-obiettivo;

-                    la riduzione del caro-energia: diversificando le fonti, migliorando le reti e la capacità di generazione, riequilibrando il prelievo fiscale;

-                    l’arricchimento del rapporto tra formazione e lavoro: con i processi di formazione continua e con i percorsi di alternanza tra scuola e lavoro;

-                    l’accelerazione dei processi di semplificazione amministrativa: cogliendo l’opportunità del ruolo delle Camere di Commercio come agenzie al servizio delle imprese e come snodo del rapporto tra imprese e pubbliche amministrazioni;

-                    la valorizzazione delle nostre città, i cui processi di riqualificazione sono una straordinaria occasione di crescita aggiuntiva;

-                    la valorizzazione del Mezzogiorno, anche con una specifica fiscalità di vantaggio, tanto più importante e “legittimaâ€� â€" proprio rispetto agli interessi comuni dell’Europa â€" se si pensa a questa area del nostro Paese come una straordinaria piattaforma per i processi di crescita, sviluppo e integrazione dell’intero bacino del Mediterraneo.

 

Il Mezzogiorno e le sue risorse â€" le sue città e le sue imprese, i suoi giovani intelligenti e preparati e la sua straordinaria ricchezza ambientale, storica e culturale â€" sono risorse per l’intero sistema-Paese. A condizione â€" ancora una volta -  che queste risorse non siano date per scontate, ma siano coltivate con un impegno condiviso e di lungo periodo delle istituzioni, della politica, delle forze sociali.

 

E’ l’impegno di una scelta rigorosa di tutela della legalità e di contrasto di ogni forma di criminalità. Una scelta che va perseguita, spendendoci tutti per una cultura della legalità, fondata â€" nel rapporto tra pubblico e privato â€" sulla consapevolezza di diritti e doveri.

 

E’ l’impegno per una qualità più avanzata dei rapporti tra banca e impresa, spesso difficili e particolarmente difficili nel Mezzogiorno.

 

E’ l’impegno per una politica per il turismo, che rafforzi la competitività della nostra offerta anche affrontando il nodo delle infrastrutture funzionali all’accessibilità territoriale dell’area del Mezzogiorno e valorizzando l’identità e la qualità dei tanti “turismi�, con cui proprio il Mezzogiorno può proporsi ad una domanda sempre più diversificata ed attenta.

 

E’ l’impegno per l’aggregazione e la crescita delle tante PMI che operano nel Mezzogiorno e che â€" attraverso le politiche di distretto e di rete â€" possono più agevolmente aprirsi al confronto con i mercati esteri, forti del valore competitivo â€" basti pensare, ad esempio, alle tante “eccellenzeâ€� agroalimentari presenti qui, nel territorio foggiano â€" di una identità e di una qualità non replicabili.

 

Quando questo impegno c’è, il Mezzogiorno dimostra â€" sempre e puntualmente â€" di farcela e di farcela con le proprie gambe. Lo dimostra a Foggia, in Puglia e in tante altre realtà.

 

Ecco â€" cari amici della FNAARC â€" ho cercato di raccontarvi rapidamente quale è il contributo che Confcommercio intende portare alla costruzione di un “Patto di Legislaturaâ€�, che sia in grado di rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese.

 

Ve ne ho parlato, perché certamente di questa proposta di mobilitazione delle energie  del nostro sistema d’impresa â€" e in particolare delle imprese dei servizi â€" siete tra i protagonisti.

 

Ve ne ho parlato, perché in questa proposta avrete riconosciuto molte questioni tipiche dell’iniziativa della Vostra Federazione:

dalla questione dell’IRAP al tema della revisione degli studi di settore.

 

E davvero non potrebbe essere altrimenti. Perché questa Confederazione è la Vostra Confederazione. E’ stata e sarà dunque al Vostro fianco in tutte le battaglie e gli impegni, a partire dal processo  di riforma e di governo dell’Enasarco.

 

Così come lo sarà affrontando la questione del rinnovo dell’accordo economico collettivo o sostenendo la Vostra azione per un rilancio del “Ruolo�, concepito come garanzia di una professionalità che non ammette deroghe nello svolgimento di una funzione essenziale ai fini dell’incontro tra domanda ed offerta.

 

Una professione che cresce e che fa crescere le imprese, con la capacità di interpretare e trasferire tempestivamente i mutamenti degli stili di vita e di consumo.

 

Avete davvero ragione nell’affermarlo: “Noi da sempre verso il futuro�.

 

Perché gli agenti e i rappresentanti di commercio sono â€" oggi più che mai â€" un’espressione tipica ed insostituibile di quel terziario avanzato, di quell’ultimo miglio della filiera che va dalla produzione al consumatore finale, che fonda la sua capacità di generare valore â€" valore economico e valore sociale â€" sull’intelligenza delle esigenze del mercato e dei consumatori e sull’impegno costante per il miglioramento del rapporto qualità/prezzo.

 

E’ l’impegno della categoria degli agenti e rappresentanti di commercio e della Sua Federazione; è l’impegno del terziario italiano e di Confcommercio, che ne vuole essere la “casa comune�.

 

E’ l’impegno per la crescita delle nostre imprese, ma anche â€" contemporaneamente â€" per la crescita del Paese.

 

Perché â€" come ha da poco “certificatoâ€� anche il McKinsey Institute  - “il rilancio dell’industria manifatturiera non potrà essere il motore della crescita, la cui vera chiave sta invece nel significativo miglioramento della produttività dei servizi…â€�.

 

Il mondo dei servizi che guarda al futuro. Con un ottimismo, che nasce dalla consapevolezza dei problemi aperti, ma anche dal convincimento che ce la possiamo fare.

 

Con l’intelligenza e la tenacia tipica di chi, ogni giorno, si confronta con il mercato e non demorde. Mai.

 

Così come, ogni giorno, fanno gli agenti e i rappresentanti di commercio.

 

 

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