Lavoro sportivo, il punto sulla riforma
Lavoro sportivo, il punto sulla riforma
Confcommercio Savona ha ospitato il 24 settembre scorso un convegno indetto per fare il punto sulla fase di transizione innescata dalla recente riforma.
“La riforma del lavoro sportivo”: questo il titolo del convegno svoltosi il 24 settembre scorso nella sede di Confcommercio Savona cui hanno partecipato consulenti del lavoro, commercialisti, esperti contabili e avvocati, chiamati con la loro attività a supportare le associazioni e le imprese sportive in questo cambio di passo.
L’incontro è stato moderato da Giuseppe Molinari, vicepresidente di Confcommercio Savona e presidente provinciale di Fida, mentre alla tavola rotonda hanno partecipato il presidente di Confcommercio Savona Enrico Schiappapietra, il presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro Giovanni Gherzi e il presidente dell’Associazione giovani avvocati Antonio Piazza.
Sono intervenuti come relatori il presidente e il segretario della Confederazione italiana dello sport, Luca Stevanato e Valter Vieri, e il responsabile lavoro di Confcommercio Paolo Baldazzi, che hanno illustrato la nascita del nuovo Ccnl, i nuovi obblighi previsti dal contratto, ma anche le opportunità fiscali e legali riguardanti i propri specifici settori.
“Il mondo dello sport sta vivendo un’importante fase di transizione. Obiettivo di Fida-Confcommercio – ha detto Giuseppe Molinari - è creare a Savona un comitato e uno sportello per erogare servizi alle società sportive e affiancarle in questo cambio di passo. Siamo certi che affiancare le varie realtà nel percorso di crescita è un investimento per tutto il territorio”.
“Un’importante occasione di confronto. Confcommercio sta dimostrando impegno e presenza in un settore sicuramente vivo, ma nel quale è necessario dare ascolto a una parte del mondo del lavoro che conta migliaia di addetti, ma che fino alla riforma del 2021 era stata ignorata dal sistema normativo. Si tratta di un universo complesso, con realtà frammentate e diversificate tra loro. Per questo – ha detto da parte sua Luca Stevanato - è necessario che la cura degli interessi sia fatta su misura e non applicando schermi standardizzati, con la consapevolezza di dover aiutare le realtà dello sport in un momento di trasformazione e cercando di sviluppare un settore che può fornire ricchezza alla collettività”.