Turismo, motore economico e sociale per la ripartenza

Turismo, motore economico e sociale per la ripartenza

Convegno online con il ministro Massimo Garavaglia e i protagonisti del settore per fare il punto della situazione. Le posizioni di Federalberghi e Fiavet.

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4 marzo 2021

Il turismo è tra i settori più importanti della nostra economia, con un fatturato di 25,6 miliardi di euro che corrisponde al 13% del Pil italiano. “C'è finalmente un Ministero che si occupa dell'industria del turismo”, ha commentato il ministro Massimo Garavaglia nel suo intervento al convegno online del 4 marzo: “Per l'Italia. Il Turismo come motore economico e sociale per la vera ripartenza”. “Dobbiamo cogliere – ha continuato il ministro – ogni opportunità che ci dà già questo 2021. Sappiamo che la ripartenza vera ci sarà solo quando saremo vaccinati, ma nel frattempo vediamo tutto quello che si può già fare. Dobbiamo approfittare di questo periodo per migliorare le strutture e poi c'è il tema della rivoluzione digitale che può dare grandi opportunità e sviluppo al settore”. Il ministro ha poi spiegato di essersi confrontato con le Regioni per stabilire dei punti chiave per il rilancio del settore: “Dobbiamo innanzitutto promuovere il brand Italia, qui c'è l'imbarazzo della scelta per il turista”.

Il convegno ha coinvolto tutti i protagonisti del comparto, tra cui Giuseppe Roscioli, vicepresidente vicario di Federalberghi: “Chiediamo di allungare i termini dei prestiti già erogati, con ulteriori ristori riusciremo ad arrivare almeno al 2023-2024 senza svendere le nostre aziende. Bisogna sostenere le imprese”. Per quanto riguarda la Tari la Federazione ha già chiesto alle istituzioni di sospendere la tassa sui rifiuti: “se l'albergo è chiuso – ha concluso Roscioli – non capisco perché debba pagarla”.

Tra i partecipanti anche la presidente di Fiavet Ivana Jelenic: “Il nostro sistema, a differenza degli altri, è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, un aspetto da tenere in considerazione”. Le agenzie di viaggio hanno bisogno, in questo momento storico, di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni per aiutarli ad aumentare al meglio le proprie competenze soprattutto nel campo digitale. “In futuro la concorrenza con i paesi stranieri – ha concluso Jelenic – sarà estremamente agguerrita e noi non possiamo farci trovare impreparati”.

 

Di

Veronica Mancino

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