Cosenza: presentato il rapporto sulla sicurezza dei negozi

Cosenza: presentato il rapporto sulla sicurezza dei negozi

La ricerca, realizzata dal centro studi Confcommercio con la collaborazione del comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri e della Procura della Repubblica, ha dato indicazioni sui livelli di sicurezza percepiti dai commercianti.

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15 dicembre 2011

Presso la Sala Conferenze di Confcommercio Cosenza, alla presenza del Presidente Klaus Algieri e del Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, col. Francesco Ferace, la conferenza stampa per la presentazione dei risultati del "Rapporto sulla sicurezza degli esercizi commerciali nella provincia di Cosenza". L'attività di ricerca, realizzata dal centro studi di Confcommercio, si è avvalsa delle indicazioni fornite dal comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri e dalla Procura della Repubblica di Cosenza ed è stata predisposta allo scopo di verificare i livelli di sicurezza percepiti dagli operatori commerciali e comprendere, allo stesso tempo, la dimensione e la diffusione di fenomeni criminali all'interno del sistema imprenditoriale cosentino ponendo una particolare attenzione ai fenomeni dell'usura e dell'estorsione. Oltre a queste finalità meramente conoscitive l'obiettivo generale che l'Associazione si è posta è quello di stimolare un'analisi e una riflessione sui costi della criminalità in termini di mancato sviluppo e rallentamento dell'economia locale. "L'usura - afferma Algieri - alimenta una pericolosa forma di insicurezza delle attività produttive e commerciali in quanto mina la libertà imprenditoriale e individuale degli operatori economici ostacolando il naturale sviluppo del mercato. I risultati dell'indagine ci danno conto della vasta diffusione dei fenomeni di estorsione ed usura e della loro tendenza a restare sommersi anche a causa della ritrosia degli imprenditori vessati a denunciare. Tale tendenza è dovuta non solo al timore di ritorsioni ma anche ad un certo riserbo nel far conoscere le difficoltà finanziarie in cui gli imprenditori si sono venuti a trovare." Nelle sue conclusioni il presidente Algieri ha auspicato l'adesione delle altre associazioni di categoria alla costituenda associazione antiusura promossa da Confcommercio ed ha annunciato due importanti iniziative: la costituzione di un Confidi "per agevolare l'accesso al credito" e "l'attivazione di un numero verde al quale gli imprenditori vessati potranno denunciare i soprusi subiti". Queste iniziative sono state accolte con particolare favore anche da altre Associazioni. Il direttore del CNA provinciale, Giulio Valente ed il presidente di Casartigiani, Eugenio Blasi, hanno manifestato la loro volontà di aderire all'iniziativa del numero verde attivato da Confcommercio per "aiutare anche i loro associati a liberarsi dalle oppressioni della criminalità". Inoltre, hanno chiesto al presidente Algieri di farsi promotore della convocazione di un tavolo di concertazione, esteso a tutte le associazioni di categoria, volto alla costituzione di un'associazione antiusura che sia rappresentativa di tutte le forze economiche del territorio
Il comandante Ferace, dopo aver elogiato le iniziative di Confcommercio, ha esortato tutti gli imprenditori locali a denunciare con fermezza e tenacia ogni forma di criminalità e sopruso subito. "L'attenzione dell'Arma - afferma il Colonnello - è sempre massima ed è volta a garantire la piena sicurezza di tutti: cittadini ed operatori economici. La nostra disponibilità è totale, ma gli imprenditori devono necessariamente denunciare le vessazioni che subiscono. Il numero verde, attivato da Confcommercio - continua il Colonnello - può essere uno strumento estremamente utile, ma è indispensabile che gli imprenditori lo usino. Solo la denuncia può interrompere il circuito della criminalità. Segnalare atti di delinquenza è un atto di dignità".

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