Sangalli: "un patto per un nuovo sviluppo della Grande Milano"

Sangalli: "un patto per un nuovo sviluppo della Grande Milano"

Presentato ai candidati sindaco "Benvenuto Il Luogo": il programma di Confcommercio Milano con le 80 proposte del terziario. Botta e risposta Parisi-Sala sulle conseguenze di Expo per i commercianti.

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21 aprile 2016

Un patto per un nuovo sviluppo della Grande Milano. Lo ha proposto il presidente di Confcommercio Milano, Carlo Sangalli, nell'incontro promosso dall'Associazione per presentare ai candidati sindaco di Milano "Benvenuto il Luogo", il programma con le 80 proposte del terziario emerse dal lavoro di 10 tavoli tematici con il contributo di quasi 100 esperti. "Milano – ha rilevato Sangalli - ha cambiato passo, ma deve vincere nuove sfide. Per questo chiederemo al futuro sindaco un Patto per la Grande Milano, rilanciando il Tavolo di consultazione tra Comune e parti sociali".

 Sviluppo ragionato di aree pedonali e vie d'acqua superano in prospettiva Area C

"Puntiamo – ha affermato Sangalli - a una nuova visione di sviluppo della città. Nel quadro di un'idea innovativa di mobilità – prosegue - siamo favorevoli alla crescita ragionata delle aree pedonali, come avviene nelle grandi città europee, e alla progressiva riapertura delle vie d'acqua (così come indicato dallo studio del Politecnico) nel quadro di un grande ridisegno di Milano città policentrica, aperta e attrattiva. Così si superano in prospettiva soluzioni restrittive come l'Area C. Area C che ha bisogno di un tagliando e va ripensata permettendo l'ingresso ai veicoli a basso impatto ambientale, come l'Euro 6, e consentendo ai residenti l'esenzione totale del ticket. Va esclusa, invece, con decisione, qualunque ipotesi di un suo allargamento".

 Aree pedonali e non isole

"Parliamo di aree pedonali e non di isole – ha puntualizzato Sangalli - perché queste zone devono essere accessibili, cioè si devono raggiungere comodamente; vive, perché animate dagli eventi e dalle attività commerciali; condivise, perché nate con il consenso dei residenti e dei commercianti. Bene, ad esempio, una pedonalizzazione dei Navigli e di molte zone della Movida. Mentre ci sono ampi margini di miglioramento per piazza Castello".

 Alleanza tra pubblico e privato per la riqualificazione delle periferie

"Milano – ha dichiarato Sangalli - non potrà mai essere grande se non sarà finalmente realizzato un piano operativo per riqualificare le periferie e l'hinterland. E' una sfida che deve essere affrontata attraverso una stretta alleanza tra pubblico e privato. Le imprese commerciali, ad esempio, disposte ad aprire le loro attività in queste aree, devono essere sostenute attraverso facilitazioni fiscali o zone tax free e snellimenti burocratici significativi".

 Meno tasse su rifiuti e suolo pubblico. Sostenere le imprese penalizzate dai cantieri

Sul fisco Sangalli ha avvertito: "la pressione fiscale elevata è la madre di tutti i problemi. Bisogna ridurla per ridare ossigeno a famiglie e imprese. Va dunque abbassata anche la fiscalità locale, come ad esempio per la Cosap, tassa di occupazione del suolo pubblico e la Tari, tassa sui rifiuti, intervenendo sulla spesa pubblica e sui costi di servizio. Meno fisco e più incentivi anche alle tante imprese in difficoltà per i cantieri". "Poi – ha specificato Sangalli - andrebbero previsti criteri di premialità fiscale per le imprese che si impegnano nelle iniziative di promozione del brand Milano. In questo contesto è importante anche destinare la tassa di soggiorno a progetti rendicontati di sviluppo turistico e di marketing territoriale della città".

 

All'incontro hanno partecipato Stefano Parisi e Giuseppe Sala, rispettivamente candidati sindaco del centrodestra e del centrosinistra a Milano, protagonisti di un botta e risposta sulle conseguenze di Expo per i commercianti. Ad attaccare il ruolo dell'esposizione per il benessere economico in città é stato Stefano Parisi che, nel corso del suo intervento ha spiegato come "con questa amministrazione c'è disinteresse per l'attività dei commercianti. Basta un cantiere della metro per uccidere un'attività e anche Expo ha portato dei disagi. È stato un evento che doveva accorgersi anche di questa città e non solo di quello che é successo fuori". Replica dell' ex commissario Expo e candidato del centrosinistra, Giuseppe Sala, a margine dell'evento: "basta guardare i numeri - ha detto - anche quello relativo all'utilizzo delle carte di credito nei sei mesi. Facile fare dichiarazioni 'acchiappa applausi', magari si può dire che si poteva fare di più. Ma mentre noi abbiamo fatto altri hanno guardato". Secondo Sala "Expo non ha penalizzato il commercio è questo il metodo della destra che si pone contro tutto a tutti". Expo "è stato un riflettore su Milano e ha aperto una prospettiva positiva sulla città. Non sono critico, anzi riconosco che ha valorizzato non solo Milano ma la Lombardia e tutta Italia", ha concluso il presidente Sangalli.

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