Da Confidi Friuli oltre 110 milioni alle pmi

Da Confidi Friuli oltre 110 milioni alle pmi

La Cooperativa risponde alla crisi deliberando nel 2013 un importo di 101,2 milioni, +11% rispetto all'anno precedente.

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23 gennaio 2014

"Mentre il sistema bancario riduce gli impieghi alle imprese, una flessione che a fine 2013 si aggirava attorno al 4%, i Confidi 107 si confermano strumento fondamentale di sostegno alle pmi in tempi di crisi economica". Michele Bortolussi, presidente di Confidi Friuli, che dal 2009 unisce i comparti di industria e commercio della provincia di Udine, fa il bilancio di un 2013 di "grande operatività" della cooperativa, come evidenziano i numeri di fine anno illustrati al consiglio di amministrazione. Confidi Friuli risponde infatti alla crisi superando i 100 milioni di euro di importi deliberati (precisamente 101,2 milioni, +11% rispetto all'anno precedente), un dato, sottolinea Bortolussi, che se sommato a quello dell'anno procedente, "porta a un incremento del 25% in un biennio, in netta controtendenza con un sistema creditizio che restringe le possibilità di accesso al credito". Di particolare rilievo la crescita del 18% del medio termine, che passa da 42 a 49,9 milioni e la conferma di oltre 42 milioni di garantito (+1%). Bortolussi rimarca inoltre il valore aggiunto dell'iscrizione di Confidi Friuli nell'elenco speciale di Banca d'Italia, il 107, "una scelta che ci ha fatto crescere in competenza e professionalità e sta dando risultati concreti in termine di operatività e iscrizioni". Sempre nel 2013 si contano infatti 251 adesioni di nuovi soci, un incremento di quasi il 30% rispetto alle 195 iscrizioni del 2012. "E' un dato particolarmente positivo – osserva – che conferma Confidi Friuli punto di riferimento chiave per le imprese del territorio". A determinare questi numeri c'è evidentemente anche una situazione economica particolarmente pesante che spinge le aziende a chiedere liquidità. "La crisi non risolta 'morde' le piccole e micro imprese che non riescono a superare gli ostacoli nell'accesso al credito. Il fatto che riusciamo a dare una risposta concreta ed efficace a tale situazione ci viene ora riconosciuto dalle istituzioni, sia a livello locale che nazionale. E' stato molto significativo l'impegno di fine anno del Consiglio regionale per il sostegno dei Confidi, risultato finale di un dialogo aperto e collaborativo con la Regione, pure su altri fronti come il perfezionamento di operazioni già in essere come la gestione dei fondi comunitari. Assume valore anche il dettato della legge di Stabilità che, per favorire la crescita dimensionale e la patrimonializzazione dei Confidi, prevede risorse per 225 milioni del Fondo centrale di garanzia e per 70 milioni delle Camere di commercio. Nonostante le difficoltà del momento creino non pochi problemi anche a noi, ci si rende ben conto che lo strumento risultata efficiente ed efficace", cocnlude Bortolussi.

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