Da Rete Imprese Italia giudizio positivo

Da Rete Imprese Italia giudizio positivo

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10 ottobre 2013

Rete Imprese Italia giudica positivamente l'approccio del governo alla legge di stabilità. "Abbiamo condiviso la strategia che conterrà la legge di stabilità, meno tasse, meno burocrazia e più lavoro", ha detto al termine di un incontro a Palazzo Chigi con il premier Enrico Letta, il presidente pro tempore, Ivan Malavasi. "E' stato un incontro particolarmente positivo", ha aggiunto, spiegando di aver "condiviso gli obiettivi del governo di ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese e aumentare l'efficienza della spesa pubblica. Dobbiamo agire sui costi e sul mercato del lavoro per accrescere la competitività e rilanciare i consumi, perché se non vi sarà una significativa inversione di tendenza nell'andamento del Pil perderemo il treno della ripresa e non ci sara' manovra che tenga", ha proseguito Malavasi.  ''Abbiamo trovato una chiarezza di intenti che condividiamo. La manovra è mirata alla riduzione del costo del lavoro sia per le imprese che per il lavoratore. Mai più tasse, il premier non ha dato cifre, ma a nostro parere siamo sotto i 10 miliardi ventilati''. Come reperire risorse senza aumentare le tasse e come spenderle per rilanciare il sistema delle imprese. Nel corso dell'incontro la delegazione di Rete impresa Italia, composta dai presidenti delle principali associazioni imprenditoriali del Paese, ha presentato al presidente del Consiglio una sua "contromanovra" da 23 miliardi. "Tra l'altro abbiamo chiesto a Letta – ha spiegato il presidente pro tempore, Ivan Malavasi -  di accrescere l'utilizzo della Consip, la società di acquisti centralizzati della Pa, che da sola potrebbe ridurre le spese di 137 miliardi. Potremmo programmare una riduzione progressiva di 7 miliardi l'anno per tre anni".  "Con la spending rewiew e il ritorno ai costi standard potremmo reperire nel 2013 altri 5 miliardi – ha proseguito Malavasi – mentre dagli incassi derivanti dalla lotta all'evasione  potremmo ritagliare 3 miliardi: sono tutti soldi recuperati che potrebbero essere destinati al sostegno dei consumi e alla ripresa". Come? "Rifinanziando per esempio gli istituti di garanzia dello Stato del credito delle piccole e medie imprese e sostenendo settori-chiave per l'economia - come il turismo, la logistica, i trasporti e riducendo il cuneo contributivo dei premi e dell'Inail".

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