Da Rete Imprese Italia quattordici proposte per la crescita del Paese

Da Rete Imprese Italia quattordici proposte per la crescita del Paese

Presentato il documento "Ripensare alla crescita del Paese: strategie e scelte di medio termine": il testo individua nove azioni ritenute urgenti e cinque di sviluppo a medio termine. Sangalli: "ripartiamo da pmi e impresa diffusa".

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6 ottobre 2010
Nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sede nazionale di Confcommercio, il presidente Carlo Sangalli ha presen

Nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sede nazionale di Confcommercio, il presidente Carlo Sangalli ha presentato il documento elaborato da Rete Imprese Italia intitolato “Ripensare alla crescita del Paese: strategie e scelte di medio termine”. Il testo individua nove azioni ritenute urgenti e cinque di sviluppo a medio termine per favorire la crescita. Si va dalla semplificazione degli adempimenti fiscali, al controllo e al recupero dell’evasione e alla riduzione progressiva della pressione fiscale per i contribuenti, alla necessità di migliorare i rapporti fra banche e imprese, tra pubblica amministrazione e imprese. Le proposte più urgenti sono quelle che riguardano il mercato del lavoro, tra le quali la detassazione del salario di risultato e la valorizzazione degli istituti del welfare contrattuale e della formazione per la costruzione di una società più attiva.

Nel suo intervento (vedi in allegato il testo integrale, ndr), il presidente Sangalli ha sottolineato che il documento vuole essere un contributo al lavoro comune delle parti sociali avviato lunedì scorso, ritenuto “particolarmente necessario perché ci stiamo confrontando su scala globale con un processo di ritorno alla crescita ancora lento, incerto, fragile, e soprattutto con una crescita che stenta a riassorbire disoccupazione ed a costruire nuova occupazione”. Questo perché, ha aggiunto Sangalli, “il più di produttività e di crescita, di occupazione e di sviluppo, di coesione sociale e territoriale di cui il nostro Paese ha urgenza deve oggi fondarsi su una profonda condivisione di obiettivi e di impegni tanto delle parti sociali, quanto delle politiche pubbliche”.

Per il presidente di Confcommercio, è necessario “rendere strettissimo il circuito tra stabilità finanziaria e spinta alla crescita, facendo avanzare tutto il cantiere delle riforme utili al rafforzamento della competitività complessiva del sistema-Paese”. E per ricominciare a crescere “ripartiamo – così si legge nelle prime pagine del documento di Rete Imprese Italia  – dalle pmi e dall’impresa diffusa che garantiscono la tenuta del nostro Paese, poiché hanno messo a disposizione del sistema efficienza, competenza, orientamento all’innovazione e alla coesione sociale, necessari per dare continuità e stabilità alla ripresa”.

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