Dal Senato via libera allo Statuto delle imprese

Dal Senato via libera allo Statuto delle imprese

Palazzo Madama ha approvato il ddl di sostegno alle piccole e medie imprese. Ora il provvedimento torna alla Camera.

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20 ottobre 2011

Via libera del Senato al disegno di legge sullo statuto delle imprese. Il provvedimento, al quale Palazzo Madama ha apportato alcune modifiche, torna all'esame della Camera. La senatrice del Pdl, Simona Vicari, ha commentato il voto del Senato, sottolineando che questo "conferma l'attenzione della politica per il settore delle Piccole e Medie imprese. Attraverso lo Statuto delle imprese si vuole fornire una prima risposta immediata alle istanze delle aziende in un periodo di forte crisi. In questo senso - ha spiegato - la normativa si snoda lungo tre importanti punti: la
semplificazione delle procedure per l'avvio delle attivita' di impresa con l'obiettivo di aprire un'attivita' imprenditoriale in un solo giorno; risolvere il problema dei ritardati pagamenti tra imprese e tra imprese e P.A. che da sempre rappresenta uno dei limiti allo sviluppo del settore;
infine facilitazioni nell'accesso al credito, premiando la progettualita' rispetto alle garanzie. Rilanciare le pmi e' fondamentale per la nostra economia e per impostare la ripresa e per questo sono necessari strumenti che favoriscano tutto questo. Oggi in Senato - ha concluso Vicari - abbiamo posto le condizioni ed attendiamo che nel piu' breve tempo possibile la Camera dei Deputati esamini il testo, cosi' da consentire la nascita di una legislazione piu' moderna e piu' al passo con le effettive esigenze del settore".La senatrice dell'Idv Patrizia Bugnano, capogruppo in commissione Industria, ha spiegato che il suo gruppo parlamentare ha "votato a favore dello Statuto delle imprese ma con molte riserve, siamo sempre pronti a fare la nostra parte per il
bene del Paese ma il provvedimento e' un'altra occasione mancata da parte del Governo: bisogna passare dalle parole ai fatti, serve una politica di interventi strutturali a sostegno delle imprese. Sono state recepite istanze europee - ha aggiunto - e introdotte alcune misure a sostegno delle
Pmi, ma l'IdV aveva presentato emendamenti per eliminare l'annoso problema dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione e favorire la cooperazione tra universita' e mondo delle imprese. Temi importanti sui quali il Governo non ha voluto sentire ragioni, per questo il ddl sullo Statuto rischia di rimanere una mera dichiarazione di intenti: il nostro voto responsabile di oggi non ci fara' abbassare la guardia, servono misure urgenti per risollevare la nostra economia e non solo provvedimenti ordinari. Il tempo e' agli sgoccioli e - ha concluso Bugnano - il Paese ha bisogno di una svolta radicale e immediata".


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