Ddl lavoro autonomo: via libera dal Senato

Ddl lavoro autonomo: via libera dal Senato

L'Aula di Palazzo Madama ha approvato con 173 voti a favore e 53 astenuti il Ddl su lavoro autonomo e lavoro agile. Il provvedimento, collegato alla manovra, passa alla Camera.

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3 novembre 2016

L'Aula del Senato ha approvato con 173 voti a favore e 53 astenuti il Ddl su lavoro autonomo e lavoro agile. Il provvedimento, collegato alla manovra, passa ora alla Camera. Oltre alla maggioranza si sono espressi a favore Fi e Ala. I gruppi Sel, Cor, Lega e M5S si sono astenuti. Per M5S, in particolare, il senatore Sergio Puglia ha spiegato che c'e' una posizione a favore delle misure sul lavoro autonomo mentre la contrarieta' riguarda la disciplina sul lavoro agile. L'Assemblea ha confermato i 22 articoli del disegno di legge approvati dalla commissione Lavoro. Il capo I del disegno di legge riguarda il lavoro autonomo, come definito dall'articolo 1, prevedendo tra l'altro una serie di tutele. Il capo II introduce (anche per il pubblico impiego, in quanto le norme siano compatibili) una disciplina del cosiddetto smart working come modalita' di lavoro subordinato (riprendendo nella sostanza il Ddl Sacconi). Tra le principali novita' del provvedimento sul lavoro autonomo c'e' l'estensione delle norme relative alla tutela contro i ritardi nei pagamenti alle transazioni commerciali, in quanto compatibili. Sono poi previste due deleghe al Governo: una, di semplificazione, per la determinazione degli atti pubblici che possano essere rimessi anche alle professioni ordinistiche e l'altra sulla possibilita' per gli enti di previdenza di diritto privato, che gestiscono forme relative a professionisti iscritti ad ordini o a collegi, di attivare, anche in forma associata, ove autorizzati dagli organi di vigilanza, oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, altre prestazioni sociali, finanziate da apposita contribuzione, con particolare riferimento agli iscritti che abbiano subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volonta' o che siano stati colpiti da gravi patologie.Vengono riviste anche alcune misure di carattere fiscale, nonche' la disciplina del congedo parentale, del trattamento di maternita' e del diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, a certe condizioni, in caso di gravidanza, malattia o infortunio. Altra delega al Governo riguarda il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori applicabili agli studi professionali. Inoltre viene disciplinata la promozione della partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici e ai bandi per l'assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca e viene esteso a tutti i lavoratori autonomi il principio di equiparazione alle piccole e medie imprese, ai fini dell'accesso ai piani operativi regionali e nazionali, finanziati con i fondi strutturali europei. Il capo II prevede la disciplina del lavoro agile, come modalita' di lavoro subordinato caratterizzato dalla esecuzione in parte all'interno di locali aziendali ed in parte all'esterno, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro, giornaliero e settimanale, nonche' dall'assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all'esterno dei locali aziendali. Nel lavoro agile puo' essere previsto l'impiego di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attivita' lavorativa e si possono adottare forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro. Viene inoltre regolato l'accordo che e'stipulato per iscritto, prevedendo che individui anche i tempi di riposo del lavoratore nonche' le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro e le forme di recesso. Disciplinati, infine, il trattamento, il diritto all'apprendimento continuo e la certificazione delle
competenze del lavoratore, il potere di controllo e disciplinare, la sicurezza sul lavoro e l'assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali.

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