Decreto Aiuti, tutte le novità

Decreto Aiuti, tutte le novità

Approvato anche dalle Camere il testo del Dl Aiuti quater. Tra le misure: aiuti contro il caro energia per famiglie e imprese e l'innalzamento del tetto al contante fino a 5mila euro.

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13 gennaio 2023

Il Consiglio dei ministri del 10 novembre 2022 ha varato il nuovo decreto aiuti quater che prevede un "tesoretto" da 9,1 miliardi di euro per mitigare il caro energia e l'inflazione, lasciati in eredità dal precedente governo draghi. Il decreto è stato poi approvato in via definitiva anche dalle Camere. 

Durante il Consiglio dei Ministri dello scorso 4 novembre, è stata invece approvata la Nadef, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, oltre ad un emendamento per la ricerca di nuovi giacimenti di gas in Italia. 

Decreto aiuti quater

Approvato nel Consiglio dei Ministri del 10 novembre scorso, il Dl Aiuti quater è stato finanziato con 9,1 miliardi di euro. Tra le misure introdotte dal governo per aiutare imprese e famiglie contro il caro energia e la corsa dell'inflazione troviamo:

  • la rateizzazione dei costi energetici (elettricità e gas) effettuati tra il primo ottobre 2022 e il 31 marzo 2023 e con fattura entro il 30 settembre 2023, fino a un massimo di 36 rate mensili; 
  • la proroga fino al 31 dicembre 2022 del credito d'imposta per imprese ed esercizi commerciali (bar, ristoranti) per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale;
  • la proroga fino al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel e la conferma del taglio di 30,5 centesimi al litro;
  • il rinvio al 10 gennaio 2024 per il mercato tutelato del gas per famiglie e imprese (quello per l'elettricità era già stato fissato alla stessa data);
  • la riduzione del Superbonus edilizio dal 110% al 90% per le spese sostenute nel 2023, rimarrà al 110% per le villette unifamiliari fino a marzo 2023, a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati completati almeno il 30% dei lavori;
  • l'innalzamento del tetto dell'esenzione fiscale per i bonus aziendali fino a 3mila euro e del tetto al contante fino a 5mila euro a partire dal primo gennaio 2023.

Le misure del decreto aiuti ter

Sempre il 10 novembre è passato alla Camera il testo del Dl Aiuti ter, che ora passa all'esame del Senato per essere approvato entro il prossimo 22 novembre. Il provvedimento contiene le ultime misure stanziate dal governo Draghi contro il caro energia, compresa la proroga del taglio delle accise e dell'Iva sui carburanti in vigore fino al 18 novembre prossimo. Sono stati messi in campo circa 14 miliardi e un bonus per le famiglie da 150 euro. Gli interventi sono destinati ad essere implementati del Dl Aiuti quater.

ESTENSIONE DEL CREDITO D'IMPOSTA - Il meccanismo del credito d'imposta da ottobre varrà quindi per tutte le imprese. Fino al 30 settembre è confermato l'attuale meccanismo, con credito d'imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW. Per i mesi di ottobre e novembre è previsto un rafforzamento, con soglia del 25% per le imprese energivore e gasivore e al 40% per tutte le imprese che consumano gas.

BOLLETTE - Garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp.

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - Stanziamento di 400 milioni per il SSN, suddiviso tra le regioni e province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese RSA e strutture private.

BONUS E AGEVOLAZIONI - "Una tantum" di 150 euro per i redditi inferiori a 20mila euro lordi annui, compresi i pensionati (platea di 22 milioni di persone). Sono stati anche stanziati circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell'alimentazione delle serre.

ALTRI AIUTI - Per le scuole paritarie e gli asili arrivano 10 milioni di euro per far fronte al caro bollette e revisione in senso restrittivo della disciplina in materia di delocalizzazioni, con aggravio delle sanzioni. Previsti inoltre altri contributi in favore dello sport, del mondo della cultura (in particolare cinema e teatri) e del terzo settore. Stanziati 100 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. In attuazione del PNRR, norme per la realizzazione di nuovi alloggi universitari e modifiche alla disciplina degli Istituti Tecnici Superiori.

TERZO SETTORE - Inserita una norma per aiutare gli enti che gestiscono servizi per la disabilità a sostenere i costi dell'energia. Istituito un fondo di 120 milioni l'anno, di cui 100 da fondi gestiti dal ministro per le Disabilità. I fondi spettano agli enti del Terzo settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali in regime residenziale e semiresidenziale per disabili che per l'aumento dei costi energetici hanno subito un incremento dei costi oltre il 30% nel III e IV trimestre.

Rinnovato lo sconto sui carburanti

Il Consiglio dei Ministri del 10 novembre scorso ha approvato la proroga fino al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel.

Mise, 120 milioni per le imprese danneggiate dalla guerra

Il 22 settembre scorso il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto che mette a disposizione 120 milioni di risorse per l'anno 2022 a sostegno delle imprese danneggiate economicamente dalla guerra in Ucraina. Il provvedimento rende operativa una misura prevista già nel primo decreto legge Aiuti.

Le imprese con sede legale o operativa in Italia potranno quindi ricevere contributi a fondo perduto fino a 400mila euro, a patto che negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato sia collegato a operazioni commerciali in Ucraina, Russia e Bielorussia, compreso l'approvvigionamento di materie prime e semilavorati. 

Dovranno inoltre aver subito, nel corso dell'ultimo trimestre, un calo del fatturato di almeno il 30% rispetto all'analogo periodo del 2019 (o del 2021 per quelle nate dopo il primo gennaio 2020). Le domande potranno essere presentate a partire dal decimo giorno dopo la data di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, che avverrà a seguito della registrazione del provvedimento da parte della Corte dei Conti.

Leggi anche la news sugli altri incentivi del Mise per il commercio al dettaglio

Confcommercio: "Misure utili ma da potenziare"

"Misure utili, ma da potenziare. Gli interventi in materia di crediti d’imposta volti a mitigare l’impennata dei costi energetici si sostanziano, infatti,  in un beneficio del 40 per cento per gasivori e non gasivori, del 40 per cento per gli energivori e del 30 per cento per i non energivori. Ma si tratta di misure riferite ai consumi per il prossimo bimestre ottobre-novembre. Occorrono, dunque, interventi per il rafforzamento, in particolare, del credito d’imposta per i non energivori già operante per il trimestre  luglio-settembre, oltre che per una copertura anche per il prossimo mese di dicembre. Andrebbe poi previsto un maggior ristoro per bollette con incrementi dei costi dei consumi elettrici per kWh superiori al 100%". Questo il commento di Confcommercio sui contenuti del decreto aiuti Ter varato oggi dal Consiglio dei Ministri.

"Bene, inoltre, - prosegue la nota - gli interventi prospettati per fronteggiare gli effetti del caro carburanti nel settore dei trasporti, ma la portata delle misure andrebbe rafforzata per coprire con più efficacia gli impatti dell’emergenza in corso.

"Quanto al sostegno alla liquidità delle imprese, andrebbe ulteriormente aumentata l’intensità delle coperture del Fondo di garanzia PMI fino al 90% consentito dal Temporary framework. Positivo, ancora, il rafforzamento delle misure di sostegno a lavoratori e pensionati. In particolare, va nella giusta direzione l’incremento dell’indennità per autonomi e professionisti, già prevista dal primo decreto aiuti, ma non ancora fruibile per ritardi nella pubblicazione delle norme attuative.  Anche alla luce del nuovo incremento, ribadiamo la necessità di procedere in tempi rapidi".

Il decreto aiuti bis: le novità del 13 settembre

Il 20 settembre scorso il Senato ha approvato, in terza lettura, il decreto aiuti bis che sblocca 17 miliardi di sostegni per imprese e famiglie. In particolare, l'ex maggioranza di governo ha trovato l'accordo sul Superbonus: la responsabilità nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus ci sarà solo a seguito di violazioni "con dolo o colpa grave". Il nuovo provvedimento del decreto aiuti bis fa seguito a quello approvato in Cdm il 4 agosto scorso e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 9 agosto 2022 e prevede 17 miliardi di sostegni per imprese e famiglie. Il nuovo decreto introduce o rafforza una serie di norme che interessano la quotidianità dei cittadini. 

Superbonus

Il punto più discusso è stato sicuramente la norma sul Superbonus. Dopo giorni di tensioni il governo è riuscito a trovare una mediazione condivisa: la responsabilità per la cessione dei crediti legati al superbonus e agli altri bonus edilizi scatterà solo in caso di violazione con dolo o colpa grave. La norma stabilisce anche che per i crediti antecedenti alla stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni per essere sollevati da responsabilità dovranno acquisire ex post l'asseverazione prevista da quella legge.

Lavoro

Tra le modifiche troviamo un pacchetto di interventi in ambito lavorativo:

  • per i genitori di figli fino a 14 e i fragili c'è la proroga dello smart working fino al 31 dicembre 2022. Per tutti gli altri, dal primo settembre il lavoro agile sarà possibile solo a fronte di un accordo individuale con l'azienda;
  • i precari assunti nella Pa per l'attuazione del Pnrr potranno essere stabilizzati a partire dal 2027, quindi allo scadere del contratto a tempo determinato, dopo un colloquio e una valutazione positiva del lavoro svolto; 
  • il dl alleggerisce le tasse in busta paga per i contratti di lavoro dipendente. Nel secondo semestre del 2022 verrà alzato il taglio del cuneo fiscale di lavoratori e lavoratrici dipendenti dallo 0,8% al 2%;
  • verrà depennata la qualifica di "docente esperto";
  • salta il tetto di 240mila euro sugli stipendi dei manager della Pa e delle Forze dell'ordine.     

Bonus e contributi

Tante le agevolazioni e i bonus per le famiglie rifinanziati dal governo per il 2022:

  • Bonus psicologo, aumentato a 25 milioni di euro; 
  • Bonus sociale per luce e gas, esteso fino alla fine dell'anno. Allo studio anche un allargamento della platea per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro. In arrivo anche tariffe agevolate per tutti gli utenti più vulnerabili;
  • Bonus 200 euro, l'indennità una tantum viene estesa a chi era stato escluso;
  • Bonus trasporti, che passa da 79 a 180 milioni di euro e sarà disponibile a partire da settembre per i lavoratori, gli studenti, i pensionati con un contributo massimo di 60 euro per abbonamenti al Tpl mensili o annuali;
  • Bonus carburanti, per agricoltura e pesca e in arrivo anche nuove misure per l'autotrasporto;
  • Bonus tv, che sale da 30 a 50 euro per acquistare tv compatibili con i nuovi standard di emissione del segnale;
  • Sport, il decreto ha stanziato 50 milioni di euro per un fondo a sostegno di piscine e sport dilettantistico   

Energia

Fino a fine anno rimangono gli azzeramenti degli oneri di sistema in bolletta per famiglie e imprese e Iva al 5% sul gas. Per il terzo trimestre del 2022 torna una nuova tornata di crediti di imposta per le imprese energivore (al 25%) e gasivore (al 15%),e le imprese con contatore elettrico pari o superiore a 16,5 Kwh. Nel prossimo decreto con le nuove misure contro il caro energia lo sconto dovrebbe essere ampliato sotto i 16,6 Kwh e sarà nuovamente prorogato.

Pensioni

Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato un emendamento del dl aiuti bis sulle pensioni. Salirà a mille euro il tetto per l'impignorabilità delle pensioni, in precedenza era fissato a 750. Per le pensioni sotto i 2.692 euro mensili, a ottobre, novembre e dicembre (inclusa la tredicesima) è riconosciuto in via transitoria un incremento di due punti percentuali della rivalutazione. La norma partirà da gennaio 2023.

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