Ok al decreto “Ristori bis”, ecco tutti gli aiuti

Ok al decreto “Ristori bis”, ecco tutti gli aiuti

Dal Consiglio dei ministri ok al provvedimento che stanzia nuovi aiuti per commercianti, ristoratori e partite Iva. Confcommercio: "Vietato sbagliare, tenuta sociale a rischio".

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28 maggio 2021

Rinvio delle imposte di novembre per partite Iva e professionisti, nelle zone rosse, indipendentemente dalle perdite di fatturato; nuove risorse per i congedi parentali per i genitori con i figli a casa e il bonus babysitter da 1.000 euro; arruolamento di 100 fra medici e infermieri militari; nuovi fondi per il trasporto pubblico locale e per il terzo settore. Sono alcune delle misure contenute nel decreto Ristori bis, approvato dal Consiglio dei ministri il 7 novembre 2020 per un valore di 2,5 miliardi. Il 18 dicembre il Parlamento ha convertito il provvedimento in legge (che ingloba anche gli altri tre decreti sui ristori), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre. Ecco in sintesi gli interventi previsti.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO - È previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal decreto Ristori. Per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività, alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento. Vi sarà inoltre un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità. Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall'Agenzia delle entrate per il decreto Rilancio e per il precedente decreto Ristori. L'importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell'esercizio.

SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI IVA - Sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva per il mese di novembre per i soggetti che esercitano attività economiche sospese dal nuovo Dpcm e per chi dovrà chiudere nelle zone rosse.

CANCELLAZIONE DELLA SECONDA RATA DELL'IMU - Cancellazione della seconda rata dell'Imu per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall'ultimo Dpcm, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

SOSPENSIONE DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI - Sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre per le attività previste dal decreto legge Ristori che operano nelle zone gialle. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.

RINVIO SECONDO ACCONTO IRES E IRAP - Proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell'acconto di Ires e Irap per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.

ISTITUZIONE DI UN FONDO PER NUOVI CONTRIBUTI - Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.

CONTRIBUTI PER ATTIVITÀ NEI CENTRI COMMERCIALI - È prevista la costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.

CREDITO D'IMPOSTA SUGLI AFFITTI COMMERCIALI - Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dell'ultimo Dpcm viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori, prevedendo un credito d'imposta cedibile al proprietario dell'immobile locato pari al 60% dell'affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

BONUS BABY SITTER E CONGEDO STRAORDINARIO - Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un'indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

SOSTEGNO AL TERZO SETTORE - Con un fondo straordinario viene dato un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

SOSTEGNO ALLA FILIERA AGRICOLA, PESCA E ACQUACOLTURA -Totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell'acquacoltura.

POTENZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO - Arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell'Inail.

GIUSTIZIA - In arrivo misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini utili ai fini del computo della prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali nel periodo dell'emergenza epidemiologica.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.

PUBBLICAZIONE RISULTATI DEL MONITORAGGIO DATI EPIDEMIOLOGICI - Sono rafforzati gli obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all'elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del paese destinatarie delle varie misure di contenimento, già individuate, fra quelle previste dalla normativa primaria, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.

 

Confcommercio: "Vietato sbagliare, a rischio la tenuta sociale"

"Sbagliare oggi è letale, è l'ultima possibilità che abbiamo, corriamo un pericolo serio per la sicurezza e la tenuta sociale". Così Enrico Postacchini membro della giunta Confcommercio, in audizione sul dl Ristori davanti alle commissioni Bilancio e Finanze al Senato.
"Se dobbiamo convivere con il virus come si era detto nei mesi scorsi - ha osservato Postacchini - le fasi 2 e 3 avrebbero dovuto presupporre appunto di convivere con il virus, non di morire con il virus e quindi bisognava organizzare la società secondo la nuova crisi senza il bisogno di chiudere attività per evitare gli assembramenti". Postacchini, ha lamentato le "inefficienze" che "hanno colpito le attività marginali, ultimo anello distribuzione che non sono colpevoli di questa situazione e si trascinano dietro tutta la filiera".

Secondo il rappresentante di Confcommercio, "corriamo un pericolo serio per la sicurezza e la tenuta sociale. E' evidente che se non arrivano ristori immediati, chi ha chiuso il 28 ottobre non potrà riaprire". "Bisogna trovare nuove regole - ha concluso Postacchini - salvaguardare l'economia e il lavoro ma non possiamo fermare il mondo perché la stragrande maggioranza delle persone gode di ottima salute e deve continuare a lavorare e garantire vitalità all'economia". 

"Oggi quello che siamo ad elencare come necessari e ulteriori ristori non fa che ripetere quello che dicemmo nella scorsa primavera, che ritorna di stretta attualità". Postacchini rinnova la richiesta di "ulteriori moratorie e azzeramento di interessi sugli avvisi anche bonari, rinvio del 770, credito di imposta sugli affitti e ristori a fondo perduto perché le aziende chiuse devono ottemperare a impegni presi. Si tratta di salvare il salvabile".

 

Fipe: "Le imprese non sostengono più il peso degli affitti"

"La situazione è drammatica, il settore è di fronte alla peggiore crisi dal secondo dopo guerra, una crisi che avrà conseguenze strutturali sul sistema di imprese che abbiamo l'onore di rappresentare e il 2020 si chiuderà con una perdita cumulata pari a 26 miliardi di euro che corrisponde al 27% del totale del settore". Lo ha detto la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), in audizione in Senato sul decreto ristori.

Secondo la Fipe, "il Dpcm che entra in vigore domani, da una prima valutazione, comporterà ulteriori perdite per almeno 1,6 miliardi di euro nel solo mese di novembre, con la sospensione dell'attività di almeno 90.000 imprese e oltre 300.000 lavoratori forzatamente a riposo". "Oggi non abbiamo remore a dire - ha proseguito la Fipe - che gli imprenditori di questo settore non sono in grado di sostenere i costi degli affitti, che sono balzati dal 10% al 30% come incidenza del fatturato. O si interviene con una misura "ad hoc", o i tribunali, che stanno emettendo le prime ordinanze, sono destinati ad ingolfarsi di contenziosi".  "L'art. 8 del provvedimento ha esteso il beneficio del credito di imposta per ulteriori tre mesi, ottobre, novembre dicembre, sulle locazioni o gli affitti di ramo di azienda del nostro settore. Pur apprezzando la misura - ha osservato ancora la Fipespiace segnalare come il credito di imposta, sulla carta cedibile al sistema bancario, sia di fatto incedibile. Diversi nostri associati ci segnalano come le banche non hanno sin qui manifestato disponibilità ad acquisire il credito facendo venire meno l'efficacia della misura prevista dal legislatore".

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