Decreto sviluppo. Il Presidente Giorgio Guerrini: "Bene le semplificazioni. Procedere con questo positivo cambio di marcia"

Decreto sviluppo. Il Presidente Giorgio Guerrini: "Bene le semplificazioni. Procedere con questo positivo cambio di marcia"

85/2011
I Presidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianto, Confcommercio e Confesercenti hanno sollecitato al Ministro dell’Economia G

85/2011

Roma, 5 maggio 2011

 

COMUNICATO STAMPA

 

DECRETO SVILUPPO

Il Presidente Giorgio Guerrini: “Bene le semplificazioni. Procedere con questo positivo cambio di marcia”

 

“Registriamo un positivo cambio di marcia da parte del Governo che, grazie al lavoro di concertazione con le Organizzazioni imprenditoriali, ha recepito l’esigenza di abbassare la pressione burocratica sulle imprese. Ci auguriamo si proceda su questa strada anche nei prossimi provvedimenti con l’obiettivo di rilanciare la competitività del sistema imprenditoriale”.

E’ il giudizio sul Decreto sviluppo espresso da Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia.

Secondo Guerrini “le positive misure di snellimento degli adempimenti tributari non esauriscono le aspettative degli imprenditori e devono preludere ad una riforma che, mettendo mano all’impianto generale della tassazione, si ponga obiettivi ambiziosi: innanzitutto la riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese e la semplificazione radicale del sistema”.

Positivo il giudizio sul credito d’imposta per il Sud che, secondo Guerrini, “può contribuire a scuotere un mercato del lavoro che registra drammatici tassi di disoccupazione giovanile e femminile”.

Perplessità sulla delega in bianco per la riforma del Fondo di garanzia per le Pmi. “Ci auguriamo – sostiene Guerrini - che uno strumento che funziona non venga snaturato nei suoi obiettivi, senza peraltro prevederne il rifinanziamento proprio in questa fase delicata di superamento della crisi”.

“Attendiamo – aggiunge Guerrini - di conoscere la portata reale degli interventi per i distretti turistico-alberghieri”.

Infine, Guerrini sottolinea “ci attendiamo che la modifica del tasso di usura non si traduca in un generalizzato aumento degli spread e consenta invece di aumentare la disponibilità di credito per le imprese marginali e per quelle più esposte al rischio usura”.

 

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca