Via libera alla manovra da 20 miliardi

Via libera alla manovra da 20 miliardi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di bilancio. Gentiloni: "manovra snella che sarà utile per la nostra economia". Padoan:"Risorse limitate, ma si aiuterà la crescita".

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16 ottobre 2017
Via libera alla manovra per il 2018, che contiene sgravi per l'assunzione dei giovani e l'atteso stop all'aumento dell'Iva. Nessuna manovra "lacrime e sangue", ha commentato il premier Paolo Gentiloni, ma un provvedimento "snello e utile". Una legge che "certifica il punto di svolta della nostra economia", ha rincarato il ministro Pier Carlo Padoan, che "rafforza la crescita e consolida i conti". Tra le novità in arrivo, anche il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e l'assunzione di oltre 1.500 ricercatori per l'università. Nessun intervento specifico, invece, sul superticket da 10 euro. Il tema potrebbe essere affrontato nel corso dell'iter parlamentare. Il governo ha deciso di approvare il disegno di legge anticipando i tempi dell'invio al Parlamento (20 ottobre) perché è scaduto ieri (ma cadendo di domenica è slittato al lunedì) il termine per la trasmissione a Bruxelles del Draft budgetary plan, il documento che sintetizza gli interventi di politica economica che si intendono attuare l'anno successivo.La manovra vale circa 20 miliardi, una parte delle coperture è garantita da alcuni interventi contenuti nel decreto fiscale approvato venerdì scorso, gli altri fondi arriveranno da nuove misure. Il 40% delle coperture, ha spiegato Padoan, arriveranno da tagli alla spesa e il resto da aumento di entrate, ma, ha garantito il titolare di via Venti Settembre, "non è un aumento di tasse ma un efficientamento della riscossione". Tra cui rientra la norma sull'obbligo di fatturazione elettronica ai privati. Secondo la cornice illustrata finora, dei 15,7 miliardi necessari per sterilizzare le clausole di salvaguardia sull'Iva, circa 10 miliardi arriveranno dalla maggiore flessibilità sul deficit concordata con l'Europa (lo 0,6% del Pil, la differenza tra un indebitamento netto programmatico all'1,6% e un tendenziale all'1%). Il resto è atteso da nuove entrate per circa 5 miliardi (e tra queste viene conteggiato parte del gettito della nuova rottamazione delle cartelle contenuta nel dl fiscale e l'estensione dell'autofatturazione dell'Iva a tutte le società controllate dalla P.A.) e da tagli alla spesa per circa 3,5 miliardi. "Le risorse possono sembrare limitate - ha sottolineato Padoan - ma siccome sono ben indirizzate la loro efficacia è maggiore e questo aiuterà la crescita". Per quanto riguarda gli sgravi per le assunzioni dei giovani, Padoan ha confermato che in una prima fase riguarderanno gli under 35, mentre negli anni successivi l'età per usufuire della misura si andrà riducendo. Sulle privatizzazioni, invece, il ministro ha detto che non sono un "capitolo chiuso" senza dare nessuna indicazione sui tempi e le aziende interessate.

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