Distribuzione alimentare, accordo di semplificazione in vista

Distribuzione alimentare, accordo di semplificazione in vista

Incontro tra il ministro dell'Ambiente Corrado Clini e la vicepresidente Fida Donatella Prampolini Manzini: si lavora ad un accordo di programma per creare punti di raccolta differenziata degli imballaggi presso i mercati ortofrutticoli all'ingrosso.

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20 luglio 2012

Il 19 luglio scorso, presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, sì è svolto un incontro tra il ministro Corrado Clini e la vicepresidente Fida Donatella Prampolini Manzini, accompagnata dal deputato Emerenzio Barbieri e dal presidente dei settore ortofrutticolo della Federazione, Livio Bresciani L'incontro ha posto le basi per giungere in tempi brevi ad un accordo di programma per la creazione di punti di raccolta differenziata degli imballaggi presso i mercati ortofrutticoli all'ingrosso, snellendo la normativa attuale che al momento prevede complessi adempimenti burocratici ed amministrativi. "Gli operatori del settore alimentale - spiega Donatella Prampolini Manzini - rilevano un bisogno crescente di integrare il servizio di raccolta differenziata erogato dalle imprese appaltatrici dei diversi Comuni con un servizio ad hoc di stoccaggio degli imballaggi, possibilmente in aree facilmente accessibili ed attrezzate". "Oggi - prosegue la vicepresidente di Fida - i commercianti sono costretti a disporre, presso i propri punti vendita, di ampi spazi destinati a depositi per i rifiuti voluminosi costituiti da cassette in legno, cassette in plastica, carta e cartone, dei quali la raccolta e lo smaltimento creano difficoltà tanto ai commercianti quanto alle imprese incaricate della raccolta rifiuti". "L'accordo di programma allo studio col Ministero - spiega a sua volta Livio Bresciani - fortemente caldeggiato dal presidente della Federazione, Dino Abbascià, prevederebbe, invece, il conferimento in aree attrezzate all'interno dei mercati ortofrutticoli o delle piattaforme logistiche di tali imballaggi, trasportati in loco dagli operatori al dettaglio, senza la necessità di adempimenti burocratici farraginosi e spesso disincentivanti, con ricadute positive per tutta la collettività".

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