Distribuzione chimica, Italia terza in Europa
Distribuzione chimica, Italia terza in Europa
AssICC, l'Associazione Italiana Commercio Chimico, per la prima volta ha svolto la propria Assemblea Generale nella capitale e in un contesto internazionale:, ovvero il Congresso FECC 2014 (la Federazione europea delle aziende del commercio chimico), che "ha rappresentato per le aziende italiane – afferma Marco Coldani, presidente AssICC – un terreno di confronto e di business con realtà europee del commercio e distribuzione chimica". Invitato da AssICC a parlare in occasione della sessione plenaria del Congresso della Federazione europea, Giorgio Squinzi patron della Mapei, azienda leader a livello mondiale nella produzione di adesivi e prodotti chimici per l'edilizia e presidente di Confindustria, ha voluto dare il suo contributo a riprova della proficua collaborazione con il mondo dell'industria rappresentato da Federchimica, con cui AssICC da anni lavora per difendere gli interessi del settore. I dati presentati sul mercato europeo della chimica vedono l'Italia saldamente al terzo posto con 3.000 aziende attive, 113.000 dipendenti diretti e 320.000 considerando l'indotto del settore distribuiti per il 76% al Nord, 15% in centro, 9% al sud. "La Lombardia, dove si concentra il 40% delle aziende chimiche italiane, è tra le prime regioni chimiche europee insieme a Rhineland (Germania) e Ile de France (Francia): al primo posto per numero di aziende ed al terzo per numero di lavoratori", ha affermato nel suo intervento il vicepresidente Enea Marchesi. La distribuzione chimica in Italia, che rappresenta il 35% di quella europea, è: 400 aziende di distribuzione in media pmi con migliaia di clienti e di prodotti in portfolio, 7.000 dipendenti, 4 milioni di tonnellate distribuite ovvero 11.000 tonnellate all'anno per singolo distributore, 1.3 milioni di carichi all'anno che corrispondono a 5.200 carichi al giorno, per un valore di 5.100 milioni di euro per il mercato totale della distribuzione chimica. "AssICC è la sola Associazione nazionale a rappresentare questa importantissima tessera del mosaico della chimica in Italia, vantando oltre 250 aziende tra i propri associati - distributori, importatori, commercianti, produttori con o senza produzione locale, aziende della logistica, servizi - che fanno insieme il 75% del fatturato della distribuzione chimica in Italia", ha proseguito Marchesi. Confrontando la situazione complessiva del comparto nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente le vendite hanno segnato solo un -0,47%, mentre il volume dei prodotti scambiati un +1,26% ed il mark up un positivo +2,65%. In particolare il settore delle specialità chimiche (farmaceutico, cosmetico, industria alimentare) ha visto crescere rispetto al primo trimestre 2013 le vendite a +11,51%, il volume dei prodotti scambiati a +10,12%, il mark up a +6,13%.