Tutta Italia, Abruzzo escluso, in zona gialla
Tutta Italia, Abruzzo escluso, in zona gialla
Diciannove regioni su venti entrano nella fascia con restrizioni minori. L'Istituto Superiore di Sanità: "Rischio rialzo, no a maggiore mobilità"

Da domenica la Provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Campania, Toscana e Val d’Aosta sono passate in giallo.
La nuova classificazione delle Regioni dal 20 dicembre
Regioni Rosse
Regioni arancioni: Abruzzo
Regioni gialle: Basilicata, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Marche, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Campania, Liguria, Toscana, Valle d'Aosta
Suddivisione regionale delle zone a rischio
IL DPCM 3 NOVEMBRE 2020
Il nuovo Dpcm prevede il coprifuoco dalle 22 alle 5 in tutta Italia e la divisione del Paese in tre fasce, con veri e propri lockdown per le zone "rosse" e "arancioni".
Nelle regioni "arancioni", invece, c'è un vero e proprio "lockdown soft": non si potrà uscire o entrare nelle zone rosse, "salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute", ma sarà vietato anche spostarsi in un Comune diverso da quello di residenza. Chiusi tutte e attività di ristorazione (tranne che nelle aree di servizio lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti).
Nelle zone rosse si fa un passo in più e di fatto si tratta del lockdown dello scorso inverno: oltre ai ristoranti vengono chiusi anche tutti gli altri negozi, "fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità". Inoltre, non sarà vietato solo spostarsi in un altro Comune, di fatto si dovrà restare a casa tutto il giorno, "salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Barbieri e parrucchieri potranno restare aperti, contrariamente a quanto previsto nella bozza del decreto.
Norme, queste per le zone rosse e arancioni, che varranno per "almeno 15 giorni" e comunque non oltre la data di efficacia del decreto, cioè inizio dicembre.