Anche dalla Camera ok a Draghi, Sangalli: "serve un lavoro continuo tra governo e parti sociali"

Anche dalla Camera ok a Draghi, Sangalli: "serve un lavoro continuo tra governo e parti sociali"

Il presidente di Confcommercio commenta l'intervento del presidente del Consiglio: "Supportare il turismo per superare il disastro creato dalla pandemia e affrontare la sfida del cambiamento e della sostenibilità". 

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19 febbraio 2021

Il Governo di Mario Draghi, dopo aver incassato la fiducia del Senato, porta a casa anche quella della Camera: 535 i voti a favore, 56 quelli contrari e 5 le astensioni. Il presidente del Consiglio può dunque mettersi al lavoro a partire dalle priorità indicate nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio: la lotta alla corruzione e alle mafie, da tenere a distanza dal Recovery plan, la necessità di "azioni innovative" sul fronte giustizia per arrivare a "un processo giusto e di durata ragionevole, in linea con la media degli altri Paesi europei", la ricetta per la ripartenza delle pmi, fatta di internazionalizzazione credito di imposta per gli investimenti, ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno, Transizione 4.0..

 

Sangalli: "Definire metodo di lavoro strutturato tra governo e parti sociali"

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato le dichiarazioni rese dal presidente del Consiglio Draghi al Senato. "Spicca, anzitutto - ha detto Sangalli - il riferimento alla comune responsabilità di una ‘Nuova Ricostruzione’, che, come nel Dopoguerra, consenta di ‘consegnare un Paese migliore e più giusto ai figli e ai nipoti’. E’ una responsabilità tanto più impegnativa, perché, dopo l’uscita dall’emergenza sanitaria, non tutto potrà tornare come prima. Importanti, in questo contesto, lo specifico riferimento al turismo che va supportato sia per superare il ‘disastro creato dalla pandemia’, sia per affrontare la sfida del cambiamento e della sostenibilità. E, in generale, la scelta strategica tra ‘quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento’ come principale compito di una politica economica, che faccia leva su innovazione, accesso al capitale ed al credito, politiche monetarie e fiscali espansive".

E’ un compito che rafforza, a nostro avviso - ha detto Sangalli - anche la necessità e l’urgenza di definire un metodo di lavoro continuo e strutturato tra Governo e parti sociali su larghissima parte delle questioni richiamate dal Presidente Draghi: dalla risposta alle emergenze al quadro delle riforme (concorrenza e fisco, pubblica amministrazione e giustizia, politiche attive per il lavoro e l’intero ventaglio degli obiettivi strategici del PNRR)”.

In particolare – conclude Sangalli - è di grande interesse il passaggio sulla necessità di un intervento complessivo sul sistema tributario che esclude cambiamenti di tasse ‘una alla volta’. Compito che il Premier, molto opportunamente prevede di affidare a una commissione di esperti, ben consapevole che una buona riforma fiscale è alla base della ricostruzione economica”.

 

Stoppani: "D'accordo con Draghi su riduzione e semplificazione fisco"

"Quello che ha affermato il premier è ciò che ha sostenuto anche Confcommercio in audizione pochi giorni fa: Draghi ha ragione quando dice che non servono interventi spot sulla singola imposta". Così il vicepresidente esecutivo di Confcommercio, Lino Stoppani che, commentando le parole di Draghi sulla riforma del sistema fiscale, indica la strada da seguire: "Il sistema fiscale italiano è molto farraginoso e complesso e quindi una riforma del fisco deve perseguire 3 finalità: ridurre la tassazione (le imposte sull'impresa in Italia sono tra le più alte del mondo); semplificare il sistema mettendo ordine, anche intervenendo con un testo unico; fare emergere la base imponibile favorendo così anche la crescita". "Tutto ciò - afferma Stoppani- si fa con un intervento
coordinato che ripristini la progressività delle imposte perché oggi c'è' una grande differenza tra aliquote ufficiale ed effettive anche a causa delle tax espenditures sulle quali ci vuole una manutenzione, magari con un assegno unico per la famiglia". "Riteniamo sbagliato, inoltre -
prosegue Stoppani- un aumento delle imposte indirette e diciamo no alla patrimoniale. Serve invece un intervento sovranazionale sulla web tax, siamo favorevoli al ripristino dell'imposta del reddito d'impresa,e siamo disponibili anche a discutere sulla cash flow tax" .
 

Bocca: "le parole di Draghi ci confortano, ora fare presto"

"Dopo la scelta di fare un Ministero del Turismo dedicato che aveva dimostrato una particolare attenzione al nostro settore le parole di Draghi ci confortano ancora di più. Ogni volta che un premier si occupa del turismo in questo modo ci riempie di soddisfazione perché ci dimostra la presa di coscienza del Governo del grande valore economico di questo settore". Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che sottolinea l'esigenza di fare presto ma confida molto in Draghi: "siamo molto preoccupati sulla tempistica del trasferimento delle competenze dal Mibact al neonato Ministero perché siamo in Italia e la burocrazia è sempre in agguato. Ogni volta che uno fa una cosa bella da noi, arriva a stroncarti la burocrazia. Ma dall'altra parte siamo davvero molto contenti di avere una persona che al tavolo del Consiglio dei ministri parlerà solo ed esclusivamente di turismo. Anche se formalmente le competenze e anche il portafoglio arriveranno più tardi. Lui ci sarà e si occuperà solo di turismo e avrà solo quello in testa. Anche sul tema del Recovery Fund che così come era stato impostato prima aveva sollevato le nostre critiche. Inoltre ci auguriamo che l'istituzione di questo ministero sia una cosa cementata per il futuro, non credo che nessun Governo ormai avrà la forza di toglierlo, il problema era il coraggio di metterlo e Draghi per fortuna lo ha avuto". 

 

Uggè: “bene Draghi sulla centralità della formazione tecnica superiore”

“Draghi lungimirante sulla formazione tecnica superiore, chiediamo un tavolo di confronto per le competenze richieste dalle aziende”. Lo afferma il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, dopo le dichiarazioni del capo del Governo, che nel suo piano per la scuola vuole dare centralità anche agli ITS, gli istituti tecnici superiori ad alta specializzazione che riceveranno un innesto di nuovi fondi con il Recovery plan. “Da anni puntiamo a valorizzare, anche nel settore del trasporto, una formazione di alto livello, che sia in grado di rispondere alle richieste del mondo imprenditoriale. Nuovi percorsi per nuovi lavori, professionalità e competenza tecnologica avanzata sono le parole chiave di un nuovo corso che abbiamo avviato nel 2016 con i primi protocolli siglati con il MIUR su ITS e alternanza scuola-lavoro. Siamo soddisfatti che sia diventato un punto importante del programma del Governo. Ora è necessario - dichiara Uggè - ascoltare le imprese perché si possano costituire nuovi centri ITS in base alle specifiche necessità dei territori regionali, con una valorizzazione della qualifica all’interno dei percorsi tecnici, al fine di garantire l’occupazione piena dei tecnici formati”.

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