Draghi: "priorità alla crescita, l'euro rimane un punto fermo"

Draghi: "priorità alla crescita, l'euro rimane un punto fermo"

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7 dicembre 2010

La priorita' assoluta e' la crescita. Anche, se non soprattutto, per la stabilita' finanziaria. E se le banche italiane hanno subito meno la crisi, e' proprio la debolezza dell'economia a rappresentare una fonte di rischi. In questo quadro, l'Euro non si tocca e il risanamento dei conti pubblici resta l'unica strada percorribile. L'occasione per il governatore arriva dalla presentazione il nuovo rapporto sulla Stabilita' Finanziaria, un compendio delle maggiori pubblicazioni e ricerche della banca centrale ad uso degli operatori e delle autorita' europee e specie del nuovo organismo Esrb che partira' a gennaio. Affiancato da ''quasi tutto il direttorio al completo'' Draghi mette di nuovo il punto sulla buona salute e solidita' del sistema finanziario e bancario italiano che dalla crisi del debito sovrano riceve ''effetti limitati''. Questo grazie alla bassa esposizione verso i paesi piu' a rischio (meno dell'1% degli attivi totali in Grecia, Portogallo e Irlanda e quasi il 2% se si somma la Spagna) e diversi altri fattori fra cui la ''qualita' dei bilanci'' e l'attivita' di credito tradizionale. Proprio questa pero' rappresenta, in caso di perdurare di debolecrescita dell'Italia, un fattore di rischio. Certo ''la crescita delle sofferenze si e' fermata'' dopo unaumento di 24 mesi ininterrotto ma gli istituti italiani potrebbero subire ulteriori contraccolpi dall'economia reale, questa si' toccata dalla situazione attuale. La crisi, rimarca il governatore ha fatto emergere ''il legame inscindibile che unisce la stabilita' finanziaria alla crescita economica''. Per questo alla fine di preservare la stabilita' ''la priorita' oggi e' adottare politiche che aumentino il potenziale di crescita dell'economia italiana'' visto che il calo del Pil fa aumentare i deficit anche in assenza di politiche di spesa come nel caso italiano. le banche, ''alcune piu' di altre'' dovranno cosi' rafforzare il capitale per fare fronte alle perdite, per sostenere le imprese e per adeguarsi a Basilea3. Un elemento di preoccupazione per l'altro 'pilastro' italiano, le famiglie e' quello di ''una rapida crescita dei mutui a tasso variabile'', specie quelle a meno abbienti che prima della crisi si sono indebitate. Il governatore infine difende l'operato della Bce, volto a evitare al sistema ''danni permanenti'' dal colossale ''e inevitabile'' movimento di riprezzamento dei titoli di Stato di paesi con politiche di bilancio divergenti ma che la speculazione sta ora spingendo verso spread ''eccessivi che non riflettono i fondamentali''. Nonostante le turbolenze tuttava la domanda dei bond e anche di quelli italiani, registra ''una buona tenuta complessiva''.

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