Draghi: "Sconcertante la mancanza di credito per le Pmi"

Draghi: "Sconcertante la mancanza di credito per le Pmi"

Secondo il presidente della Bce, "nelle economie dell'Eurozona sotto stress, sono le piccole e medie imprese a soffrire in modo relativamente maggiore, rispetto alle grandi società della mancanza di credito a tassi ragionevoli". "Questo ci sconcerta perchè le Pmi contribuiscono per tre quarti all'occupazione nell'area dell'euro".

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15 aprile 2013

 

 

Nelle economie dell'Eurozona sotto stress, "sono le piccole e medie imprese a soffrire in modo relativamente maggiore, rispetto alle grandi societa'" della mancanza di credito a tassi ragionevoli, in quanto le 'big' "hanno un migliore accesso ai mercati del capitale e sono meno dipendenti dal settore bancario" e questo "ci sconcerta in modo particolare in quanto le Pmi contribuiscono per tre quarti all'occupazione nell'area dell'euro". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, commentando, in una Lecture all'Universita' di Amsterdam, lo stato di frammentazione dei mercati finanziari dell'Eurozona. "Se le banche in alcuni Paesi dell'Eurozona non prestano soldi a tassi ragionevoli, le conseguenze per l'economia dell'area sono gravi". "Anche se attualmente vediamo un calo della frammentazione sul fronte del 'funding' - ha continuato Draghi - in alcuni Paesi dell'Eurozona la nostra politica monetaria estremamente accomodante si fa sentire solo in parte sulle condizioni di finanziamento per le imprese e le famiglie. Quelle imprese che hanno sede nei Paesi in difficolta' devono affrontare condizioni di finanziamento peggiori rispetto a concorrenti con lo stesso livello di rischio in Paesi non sotto stress". Parlando della situazione economica in generale, il presidente della Bce ha detto che "la soluzione per la crisi e' ritornare alla competitivita'". "Operando in un contesto di unione monetaria - ha detto draghi -  l'unico modo per ritrovare competitivita' e' perseguire in modo determinato e ambizioso un'agenda di
riforme strutturali". Questa agenda deve prevedere "una serie di misure a livello nazionale con le quali si assicuri che i mercati del lavoro e dei beni siano pienamente compatibili con l'unione monetaria". Un aspetto specifico e', inoltre, "la lotta agli interessi di parte che ostacolano la concorrenza, alle debolezze strutturali della produttivita',
permettendo, quando e' necessario, degli aggiustamenti nominali".
 
 

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