Draghi "spinge" le borse europee
Draghi "spinge" le borse europee
Le Borse europee ripartono di slancio dopo la parole del presidente della Bce, Mario Draghi: "L'euro è un processo irreversibile, pronti a tutto per salvarlo e basterà". Insomma, è arrivato il segnale positivo che il mercato attendeva dalla Bce dopo che ieri era arrivata l'apertura alla concessione di licenza bancaria al meccanismo salva-Stati Esm. E in Europa nasce l'asse franco-spagnolo per attuare subito le decisioni Ue, mentre la Germania è sempre più nell'angolo dopo il taglio all'outlook delle banche garantite dalla Stato. In ripresa il comparto bancario e i titoli dell'export con l'euro che resta debole nei confronti delle valute estere. La moneta unica è scambiata 1,23 contro il dollaro in netto recupero. A Milano Piazza Affari rimbalza dopo l'allarme lanciata da Confindustria sulla ripresa e vola guadagnando il 5,62%. Annullato quindi l'effetto negativo dell'asta del Tesoro che ha venduto 2,5 miliardi di Ctz maggio 2014, raggiungendo l'importo complessivo, pagando un tasso del 4,86% (4,712% il mese scorso), ai massimi da novembre. Brillante in avvio Wall Street: il Dow Jones guadagna l'1,4% come l'S&P 500, il Nasdaq l'1,1%. Si allenta, quindi, la tensione sui debiti sovrani. Lo spread, il differenziale di rendimento tra tra Btp e Bund è in deciso calo a quota 475 punti base: si tratta, in sostanza, della remunerazione aggiuntiva che il mercato chiede per investire in Italia rispetto alla Germania. Un premio al rischio che a catena colpisce tutti i movimenti finanziari, a cominciare dai prestiti alle imprese. I Btp trattano al 6%, mentre i Bonos spagnoli scendono sotto il 7% al 6,8%, a 1,3% i titoli di Stato tedeschi.