"Ecobonus ok, ma tempi più lunghi e rate più ravvicinate"

"Ecobonus ok, ma tempi più lunghi e rate più ravvicinate"

In audizione davanti alla sesta e alla decima Commissione del Senato, riunite in seduta comune in materia di efficienza energetica e misure fiscali, Rete Imprese Italia ha ribadito l'apprezzamento per il recente decreto del Governo, sottolineando comunque alcune criticità.

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18 giugno 2013

In audizione davanti alla sesta e alla decima Commissione del Senato, riunite in seduta comune in materia di efficienza energetica e misure fiscali, Rete Imprese Italia ha confermato l'apprezzamento per le misure introdotte dal recente decreto legge di proroga delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Il soggetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell'impresa diffusa ha comunque sottolineato alcune criticità formulando proposte concrete per il futuro, come la necessità di estendere le agevolazioni a tutto il 2014 e la riduzione del numero degli anni su cui ripartire l'eco-bonus per aumentarne l'efficacia. La proroga "consentirebbe di dare continuità agli investimenti evitando una rottura del meccanismo, già a fine anno, consentendo invece, in linea con le normative europee, una riduzione delle emissioni e del consumo energetico". Per Rete Imprese Italia, inoltre, occorre considerare l'impatto negativo che un sostanziale arresto degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici avrà in termini di mancate entrate per lo Stato in un periodo ancora critico per l'economia nazionale, dove è fondamentale sostenere gli investimenti nel settore delle costruzioni, considerato che in poco più di sei mesi non si riesce a sfruttare l'enorme potenziale di riqualificazione energetica del nostro patrimonio edilizio costruito prevalentemente negli anni ‘70 su performances energetiche scadenti. Rete Imprese Italia ha sottolineato, infine, che per poter costruire nuovi edifici a consumo quasi zero, sarà di cruciale importanza lavorare sulla normativa con interventi finalizzati a eliminare alcuni fattori di ostacolo, tra cui l'accesso al credito fortemente limitato e il potenziamento della contrattualistica specializzata e dei limiti operativi connessi con l'utilizzo delle reti elettriche per alcune tecnologie energetiche.

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