Elezioni comunali, delusione M5S

Elezioni comunali, delusione M5S

Affluenza in calo al 60,1%. Il Movimento di Beppe Grillo è escluso dai ballottaggi di tutte le maggiori città al voto. Bene il centrodestra, Pd quasi ovunque al secondo turno. Salvini e Toti soddisfatti A Parma in testa Pizzarotti. A Palermo vince Orlando al primo turno mentre a Verona il Pd è escluso dal ballottaggio.

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12 giugno 2017

Le elezioni comunali di domenica hanno fatto segnare un bassa affluenza al voto (60%) e soprattutto una sconfitta dai contorni pesanti per il M5S. Il Movimento - a meno di sorprese dai risultati definitivi - è escluso dai ballottaggi di tutte le maggiori città al voto. Compresa Genova, la città del leader che si era detto sicuro del successo anche davanti alla piazza vuota per l'ultimo comizio. E, in più, in quasi tutti i grandi centri il distacco dei candidati M5s dai primi due che andranno al ballottaggio (quasi ovunque di centrodestra e centrosinistra) è abissale. Anche nella Parma di Pizzarotti, sulla quale erano puntati occhi da tutta Italia, che pur con una bassa affluenza alle urne ha comunque lasciato il candidato grillino sotto il 5%. E, insieme, queste elezioni aprono una nuova possibilità per l'asse di centrodestra Fi-Lega: di fatto inesistente a livello nazionale con la palese ostilità Salvini-Berlusconi, ma rinato in molte delle città al voto. Con il risultato di portare in quasi tutte un candidato al ballottaggio. E al ballottaggio si va in quasi tutti i 21 capoluoghi di provincia e 4 capoluoghi di regione al voto: la gran parte dei sindaci delle grandi città saranno eletti il prossimo 25 giugno. A Genova si affronteranno i candidati del centrodestra, Marco Bucci (38%), a sorpresa in vantaggio, e del centrosinistra, Gianni Crivello che va oltre il 33%. Fuori dai giochi il Movimento di grillo e bassissima l'affluenza: solo il 48,39% degli aventi diritto ha votato. Praticamente neanche un genovese su due è andato a votare.  A Parma, il sindaco uscente Federico Pizzarotti (Liste civiche) è vicino al 35% e se la vedrà al secondo turno con Paolo Scarpa del centrosinistra. A Catanzaro il candidato sindaco Sergio Abramo (centrodestra) si avvicina al 40% e sfida Vincenzo Ciconte (centrosinistra), mentre a Palermo plebiscito per il sindaco uscente, Leoluca Orlando, che va verso la vittoria al primo turno (la legge elettorale siciliana ha abbassato al 40% il quorum per essere eletti) attestandosi sul 45% delle preferenze. Lo sfidante del centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, non va oltre il 33%. Due settimane per preparare a Verona la sfida tra Federico Sboarina (centrodestra), che supera il 29%, e la compagna di Flavio Tosi, Patrizia Bisinella (Fare+civiche). Centrodestra avanti anche a Taranto con Stefania Baldassarri (centrodestra) oltre il 21%: con lei si contenderà la poltrona di sindaco Rinaldo Melucci (centrosinistra). A l'Aquila alla seconda tornata vanno Americo Di Benedetto (centrosinistra) 47% e Pieluigi Biondi (centrodestra). Il neosindaco dell'Aquila dovrà proseguire il difficile lavoro per la ricostruzione post sisma. Massimo Bitonci (centrodestra) è avanti a Padova, con un grande vantaggio rispetto agli avversari. Si sfiderà tra due settimane con Sergio Giordani (centrosinistra).

 

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