Caro energia, mobilitazione in Sicilia

Caro energia, mobilitazione in Sicilia

Oltre 2mila i partecipanti alla manifestazione regionale tenutasi il 7 novembre scorso a Palermo. Confcommercio Sicilia: "il caro bollette è peggio del Covid".

DateFormat

7 novembre 2022

“Non è un buongiorno. Perché la nostra preoccupazione aumenta e non possiamo stare tranquilli. Dobbiamo però sforzarci, tutti assieme, di essere positivi, di pensare al futuro con un ritorno alla normalità. La normalità di programmare, di progettare, di crescere e non di sopravvivere come stiamo facendo adesso”. Così il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ha salutato gli oltre 2mila partecipanti alla manifestazione regionale tenutasi il 7 novembre scorso a Palermo alla presenza di rappresentanti delle imprese, associazioni di categoria, sigle sindacali, responsabili dei movimenti ed esponenti della politica e delle istituzioni territoriali, soprattutto sindaci.  

“Tutte le categorie economiche prese a riferimento, pagano nella nostra isola, a parità di consumi e di potenza impegnata – ha continuato Manenti – una bolletta elettrica notevolmente più elevata: alberghi, bar, ristoranti e negozi alimentari hanno una spesa elettrica mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Non è possibile, non è giusto, non è corretto. Pensavamo con il Covid di avere toccato il fondo, economicamente parlando, ma con il caro bollette è pure peggio. Perché nessuno fa niente in maniera tempestiva e urgente? I provvedimenti servivano da ieri, oggi sono già in ritardo, domani non serviranno più”.

Il presidente di Confcommercio Sicilia poi, assieme ai rappresentanti delle altre associazioni di categoria, è stato ricevuto a Palazzo del Governo dal presidente della Regione, Renato Schifani, a cui sono stati illustrati i sedici punti della piattaforma rivendicativa diffusa nei giorni scorsi. Inoltre, al termine della mobilitazione, il vicepresidente regionale Giuseppe Caruana ha consegnato assieme ai rappresentanti di altre associazioni datoriali il documento unitario sottoscritto da tutte le sigle a Pietro Barbera, prefetto vicario di Palermo, a cui è stato chiesto di farsi portavoce della situazione di malessere che caratterizza le imprese al Governo nazionale.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca